Il preposito dei Gesuiti: nel mondo crescono violenza, populismo e anti-democrazia
La violenza e l'anti-democrazia stanno guadagnando terreno in tutto il mondo, avverte
il Preposito generale della Compagnia di Gesù, lo spagnolo Adolfo Nicolás, visitando
il Messico. "Quello che oggi cresce è il populismo, non la democrazia, l'informazione
è manipolata, si mette sotto pressione la gente per non farle capire ciò che sta realmente
accadendo con informazioni confuse, anche con campagne pubblicitarie, si manipola
l'opinione sulle situazioni in vista di una scelta politica o per vendere un prodotto
o un bene di una campagna promozionale". Padre Nicolás ha deplorato il fatto che la
violenza legata al traffico di droga o quella dei gruppi armati sia in aumento e ha
detto che, secondo i dati, sono stati commessi in America Centrale 80 mila omicidi
in sei anni, rendendo questa area la più pericolosa del mondo. Durante la conferenza,
che ha avuto nell'Auditorium Pedro Arrupe dell'Istituto di tecnologia e istruzione
superiore dell'occidente (Iteso), Padre Nicolás ha parlato delle sfide che devono
affrontare i gesuiti, che "sono esattamente le stesse sfide vostre, vale a dire, le
sfide dell'umanità". L’eradicazione della guerra, della violenza, l'esclusione sociale,
le ingiustizie, sono alcuni dei compiti da portare a termine. L'istruzione è "la grande
sfida dell'umanità", ha sottolineato il religioso, e deve essere "aperta" per un mondo
sempre più complesso e che richiede sempre di più. Egli ha detto che gran parte dei
18 mila e 500 membri dell'ordine religioso di tutto il mondo vivono in Paesi dell’America
Latina, dell’Africa e dell’Asia, per cui "bisogna prevedere il futuro della Compagnia
di Gesù in quella linea". (R.P.)