2010-04-21 15:03:40

La nube vulcanica regredisce: dopo giorni di caos si torna a volare in Europa


Diminuisce dell’80% la portata dell’eruzione del vulcano islandese che ha lasciato a terra milioni di passeggeri, in seguito alla nube di cenere che si è diffusa nei cieli europei. Buone le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, mentre stanno riaprendo gli spazi aerei del Vecchio continente. Per Eurocontrol, ora è sicuro il 75% dei cieli europei, ma intanto lo stop dei voli ha fatto perdere alle compagnie 1,7 miliardi di dollari. Cecilia Seppia: RealAudioMP3
 
Entro il fine settimana, grazie ad un sistema di bassa pressione, la nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese potrebbe completamente dissolversi, mentre l’eruzione, secondo gli esperti, da sabato scorso è regredita dell’80%. La buona notizia arriva dall’Organizzazione metereologica mondiale, che prevede una normalizzazione anche sul fronte dei voli, dopo il caos degli ultimi giorni. Già ieri molti scali avevano ripreso a funzionare. Oggi si vola in tutta Italia, Francia e Svizzera, ma anche in Ungheria Slovenia e Moldavia. Fa eccezione la Germania, forti disagi ancora in Danimarca e Svezia, anche se in serata potrebbero esserci dei miglioramenti. Buone notizie poi da Londra, che ha riaperto lo spazio aereo compreso l'aeroporto di Heathrow, scalo chiave per l’Europa intera. Eurocontrol intanto assicura ai passeggeri l’operatività di circa 14 mila voli, la metà di quelli quotidianamente previsti. Un primo passo, dunque, per chiudere una parentesi di blocco come non si era vista dall’11 settembre 2001, costata alle compagnie aeree circa 1,7 miliardi di dollari. Un colpo enorme ad un settore già in affano, per parare il quale si stanno muovendo le istituzioni Ue: di aiuti economici ha parlato il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquim Almunia. Critiche dal ministro degli Esteri francese, Kouchner, che ammonisce: "L’Unione Europea non ha saputo reagire all’emergenza causata dalla nube".
 
Elezioni in Polonia
Polonia alle urne il prossimo 20 giugno per eleggere il successore di Lech Kaczynski, il presidente morto lo scorso 10 aprile nel disastro aereo di Smolensk, in Russia, assieme a sua moglie Maria e ad altre 94 persone dell’élite politica e militare del Paese. Il primo turno delle presidenziali è stato convocato dal presidente ad interim, Bronislaw Komorowski, che i sondaggi sulla stampa polacca già danno come favorito. Nel caso nessun candidato raggiungesse il 50%, il ballottaggio si svolgerebbe il 4 luglio.

Kirghizistan
Nuovo appello dell’Ue al Kirghizistan, affinchè ripristini l’ordine costituzionale. Intanto, l’ex presidente kirghizo, Bakiev, è arrivato con la sua famiglia a Minsk ed è sotto la protezione della Bielorussia. Parlando nell'edifico che ospita la Comunità di Stati indipendenti (Csi), ha detto di non volersi dimettere e poi ha invitato i suoi concittadini e i leader dei Paesi della Csi a ''salvare il popolo e a far tornare il Kirghizstan nel campo costituzionale''. Il nuovo governo provvisorio del Paese ha chiesto a Mosca un incontro urgente per discutere di aiuti finanziari, dell'abbassamento delle tasse doganali e della fornitura di idrocarburi.

Russia, operazione antiterrorismo in Daghestan
Esercito e Servizi segreti russi hanno lanciato stamane una operazione di polizia contro terroristi in un'area del Daghestan, Repubblica del Caucaso del nord dove è attiva la guerriglia, responsabile dei due grossi attacchi che hanno messo in ginocchio il Paese meno di un mese fa. La notizia dell'offensiva è stata comunicata da un portavoce dei Servizi segreti russi in Daghestan, citato dall'agenzia Interfax: l'operazione si sta svolgendo nei pressi del villaggio di Gurguki e gli agenti stanno rastrellando le zone dei boschi attorno.

Iran
“L'Iran è pronto per uno scambio simultaneo di combustibile con le potenze straniere”. Lo ha dichiarato il presidente, Mahmoud Ahmadinejad, spiegando di aver bisogno di uranio arricchito al 20% per il reattore di Teheran in base alle norme previste dall’Aiea, l'Agenzia internazionale per l’energia atomica. Il leader iraniano ha fatto sapere di non voler accettare nessuna condizione dalle potenze occidentali, minacciandole che in mancanza di risposte tempestive, l’Iran provvederà a produrre uranio da sé.

Tornano in Italia i resti di Enzo Baldoni
I resti umani recuperati a Latifiya, in Iraq e arrivati in Italia due settimane fa sono quelli di Enzo Baldoni, il giornalista freelance ucciso a 46 anni da un gruppo di estremisti islamici legato ad al-Qaeda il 26 agosto del 2004, dopo due giorni di prigionia. La conferma è arrivata ieri in serata dal Ris dei Carabinieri. Si chiude così una vicenda durata sei anni su cui si era speso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in più di un'occasione aveva rinnovato l'appello affinché si facesse di tutto per riconsegnare il corpo alla famiglia.
Thailandia
Si apre uno spiraglio nella crisi politica in Thailandia: il premier, Abhisit Vejjajiva, si è detto disposto a dialogare con i leader delle "camicie rosse", a patto che esse si impegnino a far abbassare le tensioni. Secca la replica dei sostenitori dell’ex premier Thaksin Shinaewatra: "siamo pronti a negoziati per risolvere la crisi, ma non con il governo". La mossa diplomatica è in realtà dettata dalla volontà di evitare un bagno di sangue. L'esercito è pronto a un intervento armato entro domenica prossima per far sgombrare i manifestanti che da giorni hanno occupato un centro commerciale a Bangkok. Obiettivo delle camicie rosse resta quello di avere nuove elezioni entro tre mesi.

Somalia
Sono ancora nelle mani dei pirati somali i tre pescherecci thailandesi catturati domenica scorsa nel Golfo di Aden. E' quanto fa sapere oggi la Missione navale antipirati dell'Ue. Secondo un portavoce, i 77 membri dell’equipaggio stanno tutti bene, tra loro non ci sarebbe nessun ferito. Non è ancora chiaro invece se sia stato chiesto un riscatto per il rilascio delle imbarcazioni. (Panoramica internazionale a cura di Cecilia Seppia)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 111
 
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