Perché l'informazione
sulla nuvola di cenere del vulcano islandese che blocca aerei, commerci, affari e
turismo senza preavviso, rimuove e nasconde il fatto che l'uomo, moderno e tecnologico,
di fronte ad un evento naturale è "finito" e senza risposte? Stampa, radio e tv
sembrano invece cercare colpe che non ci sono, dando voce ad una protesta, umanamente
giustificabile, ma che non si capisce bene contro chi sia rivolta. Con noi, l'arcivescovo
Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.