Mons. Marchetto: i respingimenti di quanti fuggono da persecuzioni e conflitti violano
i diritti umani
I respingimenti di quanti fuggono da persecuzioni e conflitti violano i diritti umani:
è quanto sottolinea l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio
della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, nel discorso, anticipato alla stampa,
che pronuncerà domani in occasione del XXX Seminario Internazionale di studi storici
“Da Roma alla terza Roma”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Ricordando
la prassi e le normative sul complesso tema dell’immigrazione, l’arcivescovo Agostino
Marchetto sottolinea che c’è la tendenza, tra i Paesi europei, a delocalizzare i controlli
delle frontiere, “incoraggiando i loro partner delle coste meridionali del Mediterraneo
ad effettuare controlli più rigidi sui migranti, ma dando loro la possibilità di chiedervi
asilo”. Il fatto paradossale – sottolinea il presule – è che molti Paesi europei riconoscono
come rifugiati quanti sono arrivati “nel loro territorio per via non marittima, ma
provenienti dagli stessi Paesi da cui giungono i migranti respinti”. L’arcivescovo
Agostino Marchetto ribadisce anche la propria “posizione di condanna” a chi non osserva
il principio del non respingimento per quanti fuggono da conflitti e persecuzioni.
Un altro diritto violato nell’intercettare e respingere i migranti sulle coste africane
del Mediterraneo è quello al “giusto processo”. I migranti – spiega il presule - hanno
diritto ad essere difesi, a fare appello contro una decisione amministrativa, ad essere
informati sui fatti che motivano la sentenza e ad essere giudicati da una Corte indipendente
ed imparziale. Altri diritti violati sono quelli all’integrità fisica, alla dignità
umana e persino alla vita. L’arcivescovo Agostino Marchetto ricorda, infine, che gli
Stati – secondo quanto stabilito dalla Corte Europea – hanno l’innegabile diritto
“di controllare l’ingresso di forestieri e la loro residenza nel territorio”. Ma tale
diritto – conclude – deve essere attuato secondo le disposizioni della Convenzione
Europea sui Diritti Umani e sulle Libertà Fondamentali.