Benedetto XVI ai funerali del cardinale Špidlík: un uomo libero che ha vissuto
l’amicizia con Cristo, con tutto il cuore, anche in situazioni difficili
Una vita tutta vissuta dentro il comandamento dell’amore: Benedetto XVI ha tratteggiato
così il cammino terreno del cardinale Tomáš Špidlík, di cui si sono tenuti stamani
i funerali nella Basilica Vaticana. Dopo la Messa celebrata dal cardinale decano,
Angelo Sodano, il Papa ha pronunciato l’omelia ed ha presieduto i riti esequiali dell’UltimaCommendatio e della Valedictio. Il Papa ha messo l’accento sulla somiglianza
tra il porporato ceco, scomparso venerdì scorso, e Giovanni Paolo II. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
(canti)
“Per
tutta la vita ho cercato il volto di Gesù, e ora sono felice e sereno perché sto per
andare a vederlo”: queste parole, ha ricordato Benedetto XVI, sono state tra le ultime
pronunciate dal cardinale Špidlík. Un pensiero “semplice” e “stupendo”, l’ha definito
il Papa. Ed ha sottolineato la corrispondenza tra il desiderio dell’uomo di vedere
il volto del Signore e quello di Gesù che chiede al Padre di far sì che gli uomini
siano con lui. Si tratta, ha detto, di “una sorta di abbraccio sicuro, forte e dolce”
verso la vita eterna:
“Penso che i grandi uomini
di fede vivono immersi in questa grazia, hanno il dono di percepire con particolare
forza questa verità, e così possono attraversare anche dure prove, come le ha attraversate
Padre Tomáš Špidlík, senza perdere la fiducia, e conservando anzi un vivo senso dell’umorismo,
che è certamente un segno di intelligenza ma anche di libertà interiore”. Sotto
questo profilo, ha detto Benedetto XVI, “era evidente la somiglianza” tra il cardinale
Tomáš Špidlík e Karol Wojtyla:
“Entrambi erano
portati alla battuta spiritosa e allo scherzo, pur avendo avuto in gioventù vicende
personali difficili e per certi aspetti simili. La Provvidenza li ha fatti incontrare
e collaborare per il bene della Chiesa, specialmente perché essa impari a respirare
pienamente 'con i suoi due polmoni', come amava dire il Papa slavo”. “Questa
libertà di spirito - ha osservato il Papa – ha il suo fondamento oggettivo nella Risurrezione
di Cristo”. Ed ha ribadito che “la speranza e la gioia di Gesù Risorto sono anche
la speranza e la gioia dei suoi amici, grazie all’azione dello Spirito Santo”:
“Lo
dimostrava abitualmente Padre Špidlík con il suo modo di vivere, e questa sua testimonianza
diventava sempre più eloquente col passare degli anni, perché, malgrado l’età avanzata
e gli inevitabili acciacchi, il suo spirito rimaneva fresco e giovanile. Che cos’è
questo se non amicizia con il Signore Risorto?” “Ex
toto corde”, “Con tutto il cuore”. Il Papa ha quindi rivolto il pensiero al motto
presente nello stemma del cardinale Špidlík:
“Scegliendo
questo motto, il nostro venerato Fratello poneva, per così dire, la sua vita dentro
il comandamento dell’amore, la inscriveva tutta nel primato di Dio e della carità”. “L’uomo
che accoglie pienamente, ex toto corde, l’amore di Dio – ha detto ancora – accoglie
la luce e la vita, e diventa a sua volta luce e vita nell’umanità e nell’universo”.
“Ma chi è questo uomo? Chi è questo cuore del mondo, se non Gesù Cristo?”. “E’ Lui
- sottolinea Benedetto XVI – la Luce e la Vita”. Il Papa non ha mancato poi di ricordare
che il cardinale Špidlík è stato membro della Compagnia di Gesù, “cioè un figlio spirituale
di quel sant’Ignazio che pone al centro della fede e della spiritualità la contemplazione
di Dio nel mistero di Cristo”. In questo simbolo del cuore, ha aggiunto, “si incontrano
Oriente e Occidente”.
Del resto, il Papa ha rammentato
che Cristo è anche il “principio formale dell’arte cristiana”, un ambito che ha avuto
nel cardinale Špidlík “ispiratore di idee e progetti espressivi che hanno trovato
una sintesi importante” nella Cappella “Redemptoris Mater” del Palazzo Apostolico.
Il Papa ha concluso l’omelia con un’invocazione alla Vergine perché possa finalmente
vedere il Volto del Signore:
“La Vergine Madre
di Dio accompagni l’anima del nostro venerato Fratello nell’abbraccio della Santissima
Trinità, dove 'con tutto il cuore' loderà in eterno il suo infinito Amore”.