Povertà, crisi, libertà religiosa e disarmo nucleare al centro dei lavori della
Comece
In accordo con l’Unione europea, che ha dichiarato il 2010 “Anno europeo contro la
povertà e l’esclusione sociale”, i vescovi presenti all’Assemblea plenaria della Commissione
degli episcopati della Comunità europea (Comece) hanno discusso di povertà e crisi
economica, definendo quest’ultima un “cambiamento salutare” a patto che se ne affrontino
le cause più profonde, a cominciare, appunto, dal dilagare della povertà. La Chiesa
d’altronde, attraverso le sue numerose organizzazioni, è uno dei più importanti attori
nella lotta alla povertà in Europa. La crisi, secondo i vescovi, è soprattutto una
crisi di origine morale, caratterizzata “da eccessi e da confusione di valori”. “La
chiave, quindi – scrivono nel documento finale ripreso dall'agenzia Zenit – è ripristinare
un equilibrio tra gli interessi individuali e quelli di tutti”. I presuli hanno, inoltre,
ricevuto un rapporto del segretario della Comece, dal titolo “Libertà religiosa, pilastro
della politica dei diritti umani nelle relazioni esterne dell’Unione europea” in cui
si parla delle origini del diritto alla libertà religiosa, menzionandone le violazioni
presenti nel mondo e proponendo modalità attraverso le quali promuovere questo diritto
essenziale per l’uomo. Sul tema del nucleare i vescovi hanno esaminato il rapporto
stilato dal gruppo di esperti istituito in vista della Conferenza sulla revisione
del Trattato di non proliferazione, in programma a maggio. Vi sono contenute varie
proposte ai negoziatori dell’Ue per promuovere il disarmo “sui principi della trasparenza,
della verifica e dell’irreversibilità” e per includere il dibattito sul tema nell’agenda
della società civile, in quanto fondamentale per il futuro dell’umanità. Venerdì scorso,
al termine dell’assemblea i vescovi hanno preso parte a una celebrazione in cui sono
state ricordate le vittime della tragedia aerea di Smolensk e l’ex presidente della
Comece, mons. Josef Homeyer, vescovo emerito di Hildesheim, morto il 30 marzo scorso.
(R.B.)