Sudafrica: dissalazione delle acque marine per far fronte alla siccità
Sarà la dissalazione delle acque marine il prossimo passo che adotterà il governo
sudafricano per combattere la siccità, che ha afflitto la regione meridionale del
Capo e la crescente domanda d’acqua che segue allo sviluppo economico. L’agenzia Misna
riferisce le parole del ministro per l’Acqua e l’Ambiente, Buyelwa Sonjica, durante
un’audizione in Parlamento: “Il Sudafrica ha circa tremila chilometri di coste, ma
per ora l’acqua è inutilizzabile a causa dell’alto livello di salinità”. L’ipotesi
di utilizzare l’acqua del mare si è fatta strada in seguito alla peggiore siccità
degli ultimi 150 anni, che ha colpito un’ampia regione meridionale, estesa da Città
del Capo alla località turistica di Plettenberg Bay. In tutto il Sudafrica le precipitazioni
annue non superano i 450 mm, poco più degli 860 registrati a livello globale. Così,
progetti di dissalazione sono stati avviati proprio a Plettenberg Bay, ma anche a
Knysna, George Bay e Mossel Bay, dove buoni risultati erano già stati raggiunti con
il trattamento delle “acque sporche” da utilizzare in ambito domestico. Piani più
complessi potrebbero realizzarsi a Città del Capo, come la diga sul fiume Berg che
consentirebbe di far fronte alla domanda: ma solo fino al 2014, poi si proseguirà
con la dissalazione. (R.B.)