2010-04-17 14:28:49

La Chiesa proclama Beato il gesuita spagnolo Bernardo Francisco de Hoyos: nel 1700 diffuse in Spagna la devozione per il Sacro Cuore di Gesù


Tra aprile e giugno la Chiesa proclamerà sette nuovi Beati. Il primo tra questi è Bernardo Francisco de Hoyos (1711-1735), sacerdote spagnolo della Compagnia di Gesù morto prematuramente di tifo all’età di 24 anni. Il rito di beatificazione sarà presieduto domani, nella cattedrale di Valladolid, dall’arcivescovo Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La missione del nuovo Beato fu quella di diffondere in Spagna la devozione verso il Sacro Cuore di Gesù. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

L’eredità che ci lascia il nuovo Beato è un patrimonio di inestimabile valore. La sua vita ci testimonia che tutti gli uomini possono trovare la vera ricchezza se guardano alle cose del cielo e non solo a quelle della terra, come ricorda San Matteo in questo passo evangelico:

 
“Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo”.

Bernardo Francisco de Hoyos ha trovato questo “tesoro nascosto” nel Cuore di Gesù. Nel suo diario è fissato il momento che ha cambiato la sua vita:

“Sentii nel mio spirito uno straordinario movimento, forte, dolce e non impetuoso, per cui andai subito davanti al Signore Sacramentato per offrirmi al suo Cuore, per cooperare per quanto potevo, almeno con le preghiere, alla diffusione del suo culto”.
 
La spiritualità del Cuore di Gesù fu dunque per Bernardo Francisco de Hoyos un’esperienza intensa di preghiera e di carità, come sottolinea al microfono di Roberto Piermarini, l’arcivescovo Angelo Amato:
 
“Ponendo il suo cuore accanto al Cuore di Gesù, egli divenne un serafino infiammato di carità. Ascoltare il battito del Cuore di Cristo significa parlare con Gesù e attingere la verità da Colui che è la Verità in persona”.

La vita del nuovo Beato ci insegna che è possibile vivere in grazia solo se strettamente attaccati al Cuore di Cristo e al suo perdono misericordioso. Ancora l’arcivescovo Angelo Amato:

 
“Il Beato Bernardo Francisco de Hoyos esorta i suoi confratelli, ma anche tutti i consacrati e le consacrate del mondo a vivere un'esistenza virtuosa, la cui concreta possibilità è frutto della grazia, proveniente dai Sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia”.

Gli ultimi istanti di vita del nuovo Beato sono un'ulteriore straordinaria testimonianza, soprattutto in questo Anno Sacerdotale. Il nuovo Beato morì nel 1735, dopo alcuni mesi di sacerdozio, a soli 24 anni. Queste furono le sue ultime parole:

“Che bello abitare nel Sacro Cuore di Gesù!”

 
La passione di Bernardo per il Cuore di Gesù - scrive il preposito generale dei Gesuiti, padre Adolfo Nicolás - corrisponde fedelmente “alla devozione che Sant'Ignazio sentiva per Gesù povero e umile". Padre Nicolás, in occasione della beatificazione di Bernardo Francisco de Hoyos, invita infine tutta la Compagnia a "rinnovare l'amore personale per Gesù", "a desiderare con la sua volontà, a ricordare con la sua memoria".







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