I vescovi polacchi sulla tragedia di Smolensk: basta dispute, mantenere unità nazionale
“Emozioni profonde, sentimenti di solidarietà e amicizia”: sono questi i sentimenti
che ha suscitato nell’opinione pubblica internazionale la tragedia aerea di Smolensk,
in cui sabato scorso, tra gli altri, hanno perso la vita anche il presidente della
Polonia Kaczynski e sua moglie. Così ha scritto l’episcopato polacco in una nota diffusa
ieri sera e riportata dal Sir, in cui ricorda che sta lentamente proseguendo il rientro
in patria delle salme, mentre enorme è l’affluenza commossa alla camera ardente allestita
per il capo dello Stato e la consorte nel palazzo presidenziale, davanti al quale
la gente resta in fila anche per dieci ore. I vescovi chiedono a tutti i gruppi politici,
in un momento come questo, di rinunciare alle “dispute inutili” sul luogo della sepoltura
della coppia presidenziale, accettando la scelta della cripta della cattedrale del
Castello di Wawel, “luogo degno per preservare sia la memoria delle vittime di Katyn
di 70 anni fa, sia del presidente polacco e di tutte le persone morte insieme con
lui in servizio per la Polonia”. I vescovi invitano poi ad accostarsi ai riti funebri
in maniera “dignitosa” e in un clima di “raccoglimento e preghiera”. Domani si svolgeranno
a Varsavia i funerali pubblici delle vittime; domenica a Cracovia, poi, sono in programma
le esequie della coppia presidenziale. Parteciperanno molti capi di Stato e di governo.
(R.B.)