2010-04-15 16:06:47

Università Cattolica: con le sperimentazioni sull'embrione torniamo alla "selezione della razza"


“Sembrano vecchie parole rispetto alla novità degli esperimenti, ma in fondo stiamo tornando alla selezione della razza umana”. Così il Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica, diretto da Adriano Pessina, commenta le nuove sperimentazioni sull’embrione di cui è stata data notizia oggi dai media. Nell’Università di Newcastle in Gran Bretagna sono stati ottenuti embrioni usando il patrimonio genetico di tre persone. Per evitare l’ereditarietà di malattie mitocondriali è stato, infatti, trasferito il nucleo dell’ovocita di una donna in quello di un’altra il cui Dna mitocondriale è sano, insieme al Dna del gamete maschile. “In nome della presunta salute delle nuove generazioni – si legge in una nota del Centro ripresa dall'agenzia Sir -, si fabbricano e si distruggono embrioni sperimentando nuovi cocktail genetici. Sconvolge la miopia etica sia di chi autorizza queste ricerche sia di chi le pratica. Ormai, sotto il velo della salute si può compiere qualsiasi azione e l’eugenetica di mercato si afferma tranquillamente nell’opinione pubblica”. “Nessuna sottile distinzione teorica e nessun raffinato linguaggio scientifico – avverte la nota - può impedirci di vedere che stiamo di fatto minando le fondamenta, faticosamente guadagnate, dell’idea di un uomo come soggetto che non può essere né prodotto né fabbricato. La fabbrica della salute in futuro annovererà gli uomini tra i nuovi prodotti controllati?”. (R.P.)







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