Haiti, la denuncia di Medici senza frontiere: “Qui c’è ancora molto da fare”
A tre mesi dal terremoto che ha messo in ginocchio l’isola di Haiti, l’associazione
umanitaria Medici senza frontiere (Msf) denuncia le precarie condizioni in cui versa
la maggior parte della popolazione. “Haiti resta il Paese con la più alta percentuale
di mortalità materno-infantile nell’emisfero occidentale – raccontano al Sir – tanti
sono i bisogni ancora scoperti e gli ospedali pubblici non hanno medicine ed equipaggiamenti
per far fronte alla situazione; le tariffe alte rendono impossibile l’accesso alle
cure di molte persone”. Msf gestisce sull’isola 19 strutture sanitarie con 16 sale
operatorie e cinquemila interventi chirurgici effettuati, per un totale di 1200 posti
letto e 92mila pazienti curati. Grazie alla loro opera, il numero dei centri di salute
attivi nella zona è arrivato a 26. (R.B.)