Cina: le associazioni cattoliche si mobilitano per i terremotati del Qinghai
Si sta mobilitando la Chiesa cattolica per portare aiuti alla popolazione cinese della
regione del Qinghai, sconvolta ieri da un terribile terremoto che ha causato centinaia
di vittime e migliaia di senzatetto. Jinde Charities, organizzazione caritativa cattolica
cinese partner della Caritas tedesca, insieme con Caritas Internationalis e con la
Caritas australiana, ha fatto sapere che manderà a breve sul posto un gruppo di collaboratori
per valutare la situazione e coordinare gli aiuti. Caritas Internationalis, in particolare,
riferisce l’agenzia Fides, ha già aperto un conto corrente attraverso il quale si
possono fare donazioni in denaro. Ma è di soccorsi immediati, specialmente cibo, farmaci
e vestiti, che la popolazione ha bisogno nell’immediato, mentre gli aiuti per la ricostruzione
saranno attivati solo in un secondo momento: in particolare preoccupano le condizioni
di molti bambini e delle persone sotto choc. Tra le zone maggiormente provate, la
provincia di Yushu: padre Joseph Li Dongsheng, testimone oculare, racconta che le
persone che hanno perso la casa hanno dormito all’addiaccio, a temperature di quattro
gradi sotto lo zero e che la macchina dei soccorsi è rallentata a causa della frana
che ha interrotto la strada che porta in città. A Yushu, racconta sempre il sacerdote,
dove il 93% della popolazione è di etnia tibetana, vive una sola famiglia cattolica:
tutti e tre i membri sono illesi e la loro casa è leggermente danneggiata. In tutte
le diocesi, parrocchie e comunità ecclesiali della zona, sono state celebrate Messe
in suffragio delle vittime. (R.B.)