2010-04-14 15:42:24

Oltre 100 mila persone a Torino nei primi giorni dell'Ostensione della Sindone


A Torino sono circa 100mila i pellegrini accorsi a rendere omaggio alla Sindone dall’avvio dell’Ostensione, sabato scorso. Persone che non di rado affrontano lunghi viaggi, dall’Italia e dall’estero, per sostare in preghiera solo pochi minuti di fronte al sacro telo. Numerosi gli appuntamenti proposti ai visitatori in questa prima settimana, di carattere spirituale e culturale, mostre d’arte sacra e di pittura, spazi dedicati al cinema e al teatro. E per venerdì, quando in occasione della Notte Bianca di Torino, sarà proposta la lettura dei Vangeli della passione, sono attesi almeno 500 giovani solo dalle Marche. Domenica invece si contano fra i prenotati 4500 militari delle Forze armate italiane. E’ forse una domanda di senso quella che spinge ogni giorno, dal 10 aprile, decine di migliaia di pellegrini a visitare la Sindone. Si aspettano risposte, si cercano conferme, si vuole capire, vedere, sentire. Si desidera un incontro, l’incontro, con quel mistero d’amore infinito che grida incontenibile dal Sacro telo di lino, e che chiama a sé, da tutto il mondo, uomini e donne, anziani e bambini, credenti e non credenti, scettici e curiosi, devoti e passanti: fra le maglie antiche del consunto sudario, intriso di sangue e di polvere, immagini e suoni, e grida, lamenti, suppliche e invocazioni, si sciolgono i nodi dell’umano patire e l’uomo si specchia nel figlio dell’uomo. E’ universale il messaggio della Sindone, che racconta all’uomo la Verità su di sé e si offre al passante come simbolo di speranza. Sono in molti, all’uscita dal Duomo, a testimoniare di una pace profonda e inattesa, in molti a comunicare gioia e commozione, fiducia ed entusiasmo. “Non ci sono parole” è l’espressione più ricorrente. Alcuni asciugano qualche lacrima, altri si interrogano sulla passione di Cristo, non di rado per la prima volta. In fondo – è il sentire comune – nella sofferenza di Gesù vediamo le nostre difficoltà, ma lui è risorto e questo dona senso alla vita e alimenta in noi la speranza. “Passio Christi, passio Hominis” è appunto il tema di questa Ostensione, la prima del terzo millennio dopo il restauro del lino completato nel 2002. Dopo l’arrivo, ieri, di circa 20 mila pellegrini, fra cui catechisti e insegnanti di religione cattolica, guidati da don Vincenzo Annicchiarico, responsabile del Servizio nazionale per l’Insegnamento della religione cattolica (Irc) della Cei, di una rappresentanza della comunità Rom e Sinti del torinese e del cuneese, e di un piccolo gruppo di pellegrini ortodossi dalla Russia, la giornata odierna è dedicata particolarmente a malati e disabili: a visitare la Sindone, accompagnati da volontari, saranno circa un migliaio. Nel pomeriggio è attesa una rappresentanza del Corpo diplomatico italiano e membri del governo ungherese, e questa sera, ancora in Duomo, i religiosi e le religiose di Piemonte e Valle d'Aosta si riuniranno per un momento di preghiera, guidato dal cardinale arcivescovo di Torino, Severino Poletto. La riflessione prenderà spunto dalla rilettura del “Passio”, per meditare sul valore della sofferenza nella vita umana. Poi, domani, di nuovo, il silenzio e la preghiera avvolgeranno i luoghi della Sindone, per favorire quella venerazione che – è l’auspicio del Papa – “aiuti tutti a cercare il Volto di Dio”. (Da Torino, Claudia Di Lorenzi) RealAudioMP3







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