2010-04-13 15:19:24

Vertice di Washington sulla sicurezza nucleare: più vicine le sanzioni all'Iran


Al via a Washington la seconda e ultima giornata del vertice sulla sicurezza nucleare voluto dall’amministrazione americana. Intanto, dopo l’incontro di ieri tra il presidente Usa Obama e quello cinese Hu Jintao, Washington ha detto di aver ricevuto il consenso di Pechino per lavorare ad un rafforzamento delle sanzioni all’Iran. Immediata la risposta di Teheran che ha detto di non considerare le dichiarazioni della Cina sul nucleare come un segnale di appoggio agli Stati Uniti. Il servizio di Elena Molinari:RealAudioMP3

Barack Obama ha chiuso la prima giornata del Summit sulla sicurezza nucleare, ottenendo un impegno importante dalla Cina a lavorare insieme sulle sanzioni per l’Iran oltre a quello dell’Ucraina a eliminare entro il 2012 le sue scorte di uranio arricchito. Obama ha espresso la speranza così di far scattare le sanzioni verso l’Iran nel giro di poche settimane e ha manifestato ottimismo sulla capacità del Summit di decidere azioni concrete, per combattere la minaccia del terrorismo nucleare. Al vertice di Washington partecipano le delegazioni di 47 Paesi, quasi tutti guidati da capi di Stato e di governo. E’ il più imponente raduno di leader mai organizzato da un presidente Usa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Obama, che ha definito il rischio di terrorismo nucleare “la più grave minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti”, ha proposto un piano di azione per mettere sottochiave nel giro di quattro anni tutto il materiale fissile, attualmente a rischio di finire nelle mani di Stati pericolosi, come Iran e Corea del Nord, o di organizzazioni terroristiche, come Al Qaeda.

 
Afghanistan
Si cerca di fare chiarezza sulla vicenda che ha portato all’arresto dei tre operatori italiani di Emergency. La polizia afgana e il personale locale hanno preso il controllo dell’ospedale della Ong italiana a Lashkar-gah. Tutti gli operatori stranieri hanno infatti lasciato la struttura sanitaria. A darne notizia è la stessa organizzazione di Gino Strada, che denuncia inoltre di non avere ancora notizie dei tre collaboratori arrestati e di non sapere dove si trovino. Dal canto suo, il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, che riferirà sulla vicenda domani in Parlamento, ha assicurato che i tre volontari non saranno abbandonati e ha incaricato l’ambasciatore italiano a Kabul di nominare un avvocato per la loro assistenza legale. Sul terreno intanto resta alta la tensione: tre donne sono morte nella provincia di Kapisa dopo essere state colpite da alcuni razzi lanciati dai talebani.

Pakistan
Almeno 13 miliziani sono morti nell’ennesimo attacco di un aereo senza pilota Usa nel nord del Waziristan, in Pakistan. Il drone ha colpito con due missili un complesso appartenente a un sospetto comandante islamico estremista identificato come Tarik Khan.

Filippine
Almeno 15 persone sono rimaste uccise a causa all'esplosione di due bombe e del conflitto a fuoco che ne è seguito ad Isabela, capitale dell'isola meridionale filippina di Basilan. L'esercito ha attribuito l’attacco al gruppo islamico di Abu Sayyaf, legato ad Al Qaeda. I due ordigni sono esplosi davanti ad un edificio dell'amministrazione pubblica e alla cattedrale della città, danneggiando entrambi. Dopo le esplosioni, miliziani islamici e soldati hanno ingaggiato un duro scontro che si è protratto per alcune ore. Sulle isole di Basilan e Jolo opererebbero circa 400 ribelli del gruppo terroristico Abu Sayyaf.

Australia: disincagliato cargo su barriera corallina
Sciagura ambientale scongiurata a largo delle coste dell’Australia. Il cargo cinese che si era arenato sulla grande barriera corallina il 3 aprile scorso è stato riportato in galleggiamento col favore dell'alta marea. Secondo le autorità australiane non ci sono state perdite delle circa 65.000 tonnellate di carbone a bordo. Tuttavia il presidente della riserva marina che protegge la barriera ha denunciato “danni considerevoli” arrecati dallo scafo della nave.

Sudan
Le autorità sudanesi hanno deciso di prolungare di altri due giorni – fino a giovedì – le prime elezioni multipartitiche nel Paese negli ultimi 24 anni per il rinnovo della presidenza, del Parlamento e dei governi locali. La decisione arriva in seguito a ritardi nelle operazioni di voto, provocati dalle numerose denunce di brogli.

Grecia
La Grecia ha concluso con successo le aste di oggi sui titoli di Stato per 1,2 miliardi euro. Il mercato ha risposto positivamente comprando titoli per un ammontare maggiore di quello inizialmente offerto, raggiungendo così 1,56 miliardi di euro di titoli complessivi. Tutta la comunità internazionale e in particolare l’Europa avevano gli occhi puntati sulla reazione dei mercati finanziari dopo la decisione dell'Eurogruppo di mettere a disposizione 30 miliardi di euro per un eventuale intervento d'emergenza in favore di Atene.

Polonia, camera ardente Kaczynski
A tre giorni dal disastro aereo di Smolensk, in Russia - in cui hanno perso la vita i leader dello Stato polacco mentre si recavano a Katyn per commemorare il massacro sovietico - si apre oggi a Varsavia la camera ardente del presidente Lech Kaczynski, le cui spoglie saranno esposte accanto a quelle delle moglie Maria. I funerali di Stato si svolgeranno probabilmente sabato. Jacek Sasin, ministro di Stato alla presidenza, ha tuttavia precisato che le esequie si terranno solo quando saranno arrivati i resti di tutte le 96 vittime dell’incidente. Intanto, il vice premier russo Ivanov ha annunciato che gli inquirenti di Mosca hanno escluso che l’incidente sia stato causato da un'esplosione o un incendio a bordo del velivolo.

Italia
Giornata di lutto oggi in tutto l’Alto Adige per ricordare le nove vittime dell’incidente ferroviario avvenuto ieri sulla linea Malles-Merano. Cordoglio e vicinanza sono state espresse dal governo, dal Quirinale, dalle autorità religiose, ma anche dai rappresentanti dell’Unione Europea. Per la frana che ha causato il deragliamento del terno otto persone sono state iscritte nel registro degli indagati.

Karadzic
Radovan Karadzic affronterà oggi il primo testimone dell'accusa davanti al Tribunale penale internazionale per i crimini commessi nell’ex Jugoslavia. Ha annunciato che sarà presente in aula l’ex capo dei serbi di Bosnia, accusato di crimini contro l'umanità e genocidio commessi durante la guerra tra il 92 e il 95. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 103

 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.