Torino: omelia del cardinale Schönborn per l’ostensione della Sindone sulla Passione
di Cristo
“Passio Christi, passio hominis: il mistero del sabato Santo” è il tema della meditazione
- ripresa dall’agenzia Zenit - che il cardinale Christoph Schönborn ha tenuto ieri
sera nella cattedrale di Torino per l’Ostensione della Sindone 2010. “Oggi sulla terra
c’è grande silenzio e solitudine”, ha affermato il porporato, la cui meditazione,
ha ruotato attorno allo stato di morte, cioè alla separazione dell’anima dal corpo,
che interessa tutti e che Gesù stesso ha sperimentato “come l’espressione di più profonda
solidarietà con gli uomini”. “La morte di Cristo – ha spiegato Schönborn - lascia
in un primo momento i suoi discepoli e la Chiesa tutta nello sgomento, nell’afflizione
e nel timore. Il credente è invitato al silenzio, al raccoglimento e all’adorazione”.
Con queste parole il porporato si è ricollegato al tema del mistero del Sabato santo,
di cui la Sindone ci parla in maniera imponente. Questo giorno rappresenta infatti
l’atteggiamento di attesa di tutta la terra e “ricorda il silenzio che precede la
creazione del mondo (Gen 1,2), quando tutto attende che Dio agisca con potenza”. Secondo
l’arcivescovo di Vienna, la Sindone invita a riflettere su temi di primaria importanza
per l’uomo di tutti i tempi e seppure il contenuto di fede risulta ostico, perché
immerso in un immaginario del tutto avulso dalla realtà quotidiana, la moderna coscienza
razionale non deve spaventarsi ma impegnarsi a cogliere il senso e il valore della
morte. “Dio si reca nell’abbassamento per condurre gli uomini in alto”, allo stato
di gloria di Gesù che muore ma al tempo stesso “è il Beato che chiama alla beata comunione
tutti i giusti che sono morti con lui”. Il Figlio di Dio - concluso il porporato -
“si è inserito nella genealogia del genere umano peccatore, per redimere tutti, fino
ad Adamo, il progenitore di tutti gli uomini”. (C.F.)