2010-04-13 15:57:24

Kirghizistan: Bakiyev privato dell'immunità


In Kirghizistan si allontana la possibilità di soluzioni concordate della crisi. Il governo provvisorio di Bischkek ha deciso di privare dell'immunità Bakiyev. Il provvedimento rende ora possibile l'arresto dell'ex capo dello Stato. Quello del Kirghizistan è solo uno degli stravolgimenti politici che avvengono periodicamente nelle ex repubbliche sovietiche. In questo contesto come si può sintetizzare quanto sta accadendo a Bishkek? Stefano Leszczynski lo ha chiesto a Fulvio Scaglione, vice-direttore di “Famiglia Cristiana” ed esperto dell’area:RealAudioMP3

R. – Questo è un Paese con caratteristiche particolari. Da un punto di vista economico, è uno Stato dove la maggioranza della popolazione ancora vive di agricoltura ma dove, in realtà, i soldi in grande quantità arrivano dall'esportazione delle risorse energetiche, tra cui il gas. Dal punto di vista della politica internazionale, è un Paese assolutamente bloccato perché è praticamente circondato dagli interessi convergenti di Russia, Stati Uniti e Cina. Quindi è un Paese che in realtà ha pochissima autonomia geopolitica e bolle all’interno, proprio perché ci sono le élite che si succedono e che vogliono mettere le mani sui rubinetti del gas che sono quelli che arricchiscono.

 
D. – Quanto è pericolosa questa situazione?

 
R. – Io credo che, da questo punto di vista, saranno poi appunto le grandi potenze - in primo luogo gli Stati Uniti che sono presenti con una base militare nel Paese e la Russia che anch’essa ha delle basi - a depotenziare la situazione. Ma Kiev non ha raccolto, presso Mosca e Washington una particolare solidarietà. E' un po’ come se questi due Paesi fossero assolutamente disposti a lasciarlo andare. Io credo che sarà anche nel loro interesse cercare di evitare un’escalation troppo clamorosa. Probabilmente, Kiev verrà convinta ad andarsene.

 
D. – Perché non si investe, da un punto di vista di politica internazionale, su queste piccole Repubbliche?

 
R. – Perché la politica internazionale su questi Paesi investe solo in controllo: è la storia che abbiamo visto ripetersi da tante parti, anche in Africa, in Asia … I governi di Stati Uniti, della Russia, della Cina investono su chi comanda a prescindere dalle sue capacità, o investono su chi garantisce loro il rispetto di determinati interessi. E poi sono in realtà intercambiabili, perché la storia del Kirghizistan è una storia di almeno due-tre rivoluzioni che nascono come democratiche e finiscono poi in questa maniera!







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