2010-04-13 16:15:09

Il cardinale Bertone in Cile. Mons. Goic: vescovi cileni col Papa nella lotta agli abusi


A Punta di Tralca si sono aperti ieri, alla presenza del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, i lavori della 99.ma assemblea plenaria dell’episcopato cileno. Aprendo i lavori, il presidente della Conferenza episcopale, mons. Alesando Goic, vescovo di Rancagua, ha salutato con particolare affetto e gratitudine il porporato e per suo tramite il Santo Padre e si è quindi soffermato in particolare sulla comunione episcopale e sulle sfide alla Chiesa cilena nel momento attuale, con particolare riferimento alla Missione continentale in corso. “Lei ha potuto costatare di persona – ha rilevato mons. Goic rivolto al cardinale Bertone – che il nostro popolo è in piedi, che la sua speranza non crolla e che noi siamo capaci, in questi momenti di dolore e di angoscia, di lavorare tutti insieme: in questo percorso del Paese, la Chiesa è protagonista e la sua presenza è permanente”. Con riferimento agli scandali per abuso sessuale da parte di membri del clero, mons. Goic ha ribadito la comunione dei vescovi cileni con il Magistero del Papa, nella “chiarezza e fermezza del suo messaggio”, e ha così concluso: “Noi ci uniamo al volere del Papa che non ammette pretesti né giustificazioni di fronte ad un peccato abominevole che va condannato, di cui dobbiamo affrontare le conseguenze dolorose, sorretti dal Signore, perché mai più nel seno della Chiesa sia provocato un danno ai più piccoli, che sono i prediletti di Gesù”. Da parte sua, il cardinale Bertone ha trasmesso ai vescovi il saluto e l’affetto del Papa che, ha ricordato, fin dalle prime notizie sul terremoto ha voluto essere costantemente informato. “Vi trasmetto la sua vicinanza spirituale – ha aggiunto il porporato – insieme al ricordo dell’incontro nella vostra recente visita ad Limina”. Il segretario di Stato ha ribadito la sua ammirazione per la tempestività con la quale il popolo cileno ha saputo reagire ad una tragedia così grande come il terremoto del 27 febbraio, confermando quanto aveva affermato Giovanni Paolo II nell’incontro con giovani il 2 aprile 1987, durante la sua visita pastorale in Cile: “Guardate il Signore con occhi attenti e scoprirete in Lui il volto stesso di Dio”. Con riferimento alla Missione continentale e al compito dell’evangelizzazione, il segretario di Stato ha detto ancora: “L’incontro con Cristo vivo e risorto è all’origine del nostro essere discepoli del Signore ed è anche la fonte da cui nasce lo slancio missionario e apostolico”. Una tale verità, ha spiegato il porporato, è di grande importanza “in momenti cruciali di cambiamenti sociali e culturali” poiché ciò ci interpella per la ricerca “di un annuncio del Vangelo più efficace e incisivo”. Un tale compito supremo e improrogabile, esige una comunione effettiva e affettiva tra vescovi e sacerdoti e di tutti insieme con il Successore di Pietro. Ricordando quindi l’Anno sacerdotale in corso, il porporato ha accostato alla figura del Santo Curato d’Ars quella del Santo cileno, padre Hurtado, “due guide valide per ribadire il concetto di fedeltà nell’esercizio del ministero sacerdotale”. “In un ambiente permeato dal relativismo e dal materialismo asfissiante – ha concluso quindi il cardinale Bertone – i cattolici cileni mantengano sempre al centro di ogni cosa Cristo e il suo Vangelo, offrendo la testimonianza feconda di una Chiesa convinta della sua vocazione evangelizzatrice; di una Chiesa samaritana e semplice, attenta ai bisogni più profondi di ogni fratello, in particolare dei più emarginati”. (A cura di Luis Badilla) 







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