2010-04-12 16:18:38

Kirghizistan: la crisi politica rischia di degenerare in nuovi scontri


In Kirghizistan rischia di precipitare in nuove violenze il braccio di ferro a distanza tra il governo ad interim, salito al potere dopo la sanguinosa rivolta della scorsa settimana, e il presidente deposto Bakiev che si è rifugiato nel sud del Paese. Intanto il nuovo esecutivo incassa il riconoscimento degli Stati Uniti che segue quello già espresso nei giorni scorsi dalla Russia. Il servizio di Marco Guerra: RealAudioMP3

Dopo i deboli tentativi di negoziato, tra il governo ad interim di Rosa Otunbayeva e il presidente deposto Bakiev è il momento del muro contro muro. In una conferenza stampa tenuta questa mattina, l’ex capo di Stato ha annunciato manifestazioni e proteste da parte dei suoi sostenitori a partire da domani nella parte meridionale del Paese, dove egli stesso ha trovato riparo dopo il golpe. Parlando alla stampa Bakiyev ha inoltre avvertito che qualunque tentativo di sequestrarlo o ucciderlo si concluderebbe con un massacro. Poche ore prima un esponente del nuovo esecutivo aveva annunciato nuove misure contro Bakiev, mentre il vicecapo del governo aveva parlato di un’imminente operazione speciale che si starebbe preparando nei minimi dettagli per evitare nuove vittime. La comunità internazionale intanto resta a guardare. Mentre gli Stati Uniti, preoccupati per il proseguimento della concessione all'uso della base militare di Manas, che ha ripreso a funzionare regolarmente, si schierano definitivamente con il governo provvisorio. L'ambasciata americana in Kirghizistan ha infatti dichiarato di aver preso contatti con il governo provvisorio, di voler presto incontrare i suoi vertici e, cosa ancora più significativa, che non concederà asilo politico al presidente deposto Bakiyev.
 
Afghanistan
Il portavoce del governo della provincia afghana di Helmand ha precisato di non aver mai parlato di un legame fra i tre italiani di Emergency fermati ed Al Qaida. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministero dell'interno di Kabul, sottolineando che l'inchiesta, sia sulle armi trovate nell'ospedale di Emergency a Lashkar-Gah sia sul fermo di nove persone, è ancora in corso e, per il momento, non si può fare alcuna ipotesi sugli sviluppi della vicenda. Sul campo, intanto, proseguono le violenze. Oggi truppe Nato hanno sparato, nella provincia di Kandahar, contro un autobus causando la morte di almeno quattro civili e il ferimento di altri 18. Dura la condanna del presidente Karzai. E sempre a Kandar un fallito attentato suicida ha scatenato una sparatoria in cui sono stati uccisi due talebani.

Pakistan
Proseguono gli scontri nella regione tribale di Orazkai, nel Pakistan nordoccidentale, dove 38 militanti islamici integralisti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza pakistane. Nello scontro sono morti anche 2 soldati di Islamabad. Secondo fonti di stampa pakistane, i militanti avrebbero tentato di sfondare due posti di blocco eretti a Shareen Darra dall'esercito pakistano durante l’avanzata nella regione, considerata una roccaforte di diversi gruppi talebani.

Grecia
“Solidarietà e responsabilità”, sono questi secondo il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, i due pilastri sui quali si basa il piano di aiuti alla Grecia varato dai ministri dell’area Euro. Nel complesso sono stati stanziati prestiti per 30 miliardi che verranno erogati sotto l’ombrello di Bce e Fmi. Il servizio di Stefano Leszczynski: RealAudioMP3
Solo Atene potrà decidere se è arrivato il momento di usare ''la pistola sul tavolo'', come il premier Papandreou ha definito ieri il meccanismo di sostegno messo a punto dall'Eurogruppo. Di fatto l'accordo raggiunto dai Ministri delle Finanze di Eurolandia stabilisce che i 16 Paesi della moneta unica parteciperanno, se necessario, alla concessione di prestiti bilaterali alla Grecia, in misura proporzionale alle rispettive quote di partecipazione nel capitale della Banca centrale europea. Il tetto massimo è fissato in trenta miliardi di euro a un tasso d'interesse pari a circa il 5%, ai quali andranno ad aggiungersi altri 12 o 15 miliardi di Euro stanziati dal Fondo monetario internazionale. E già a partire da oggi – si legge in un comunicato ufficiale- i tecnici della Commissione europea, del Fmi, della Bce e del governo greco si metteranno al lavoro per definire un programma congiunto d'azione. Poi la parola passerà alla concretezza dei mercati, sui quali dovrebbero pesare positivamente le parole di apprezzamento del presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, secondo il quale l'accordo raggiunto “contribuirà alla stabilità finanziaria del Paese ellenico e di tutta la zona dell'euro”.
 
Elezioni in Ungheria: vince la destra
Svolta a destra in Ungheria alle elezioni politiche di ieri; sconfitti i socialisti al potere da otto anni, mentre netta è stata la vittoria per i conservatori, che hanno conquistato la maggioranza dei seggi già al primo turno. Successo anche per l’estrema destra, che entra per la prima volta nel Parlamento di Budapest, mentre i Verdi sono diventati la quarta forza del Paese magiaro. Per l’assegnazione dei rimanenti seggi si dovrà attendere il prossimo 25 aprile, quando si terrà il ballottaggio.

Belfast: esploso un ordigno davanti alla sede dei servizi segreti britannici
Nella notte è esploso a Belfast, in Irlanda del Nord, un ordigno vicino alla sede dei servizi segreti britannici (MI5). L’attentato avviene nel giorno del trasferimento di poteri, nei settori di polizia e giustizia, da Londra al governo autonomo nordirlandese. L’esplosivo era stato collocato a bordo di un taxi sequestrato dai terroristi. L’azione è stata rivendicata dalla Real Ira, uno dei gruppi repubblicani irriducibili dell'Ulster. Condanna unanime delle autorità politiche locali.

Thailandia
Resta alta la tensione in Thailandia, dove stamani sono state portate in processione, per le strade di Bangkok, le bare dei manifestanti uccisi nei disordini di sabato. Le violenze tra le forze di sicurezza e le “camice rosse” che contestano il governo, hanno provocato 21 morti, tra i quali un cameraman giapponese della Reuters, ed almeno 800 feriti. Il primo ministro Vejiajiva sostiene che dietro gli scontri ci sarebbero alcuni terroristi infiltrati. Ma l’opposizione continua puntare il dito contro il governo escludendo qualsiasi tipo di negoziato. Intanto la Commissione elettorale ha votato oggi per lo scioglimento del Partito democratico, guidato dal premier Vejjajiva, in relazione a una donazione che supera i limiti fissati dalla legge. Il caso costituisce un’ulteriore spina nel fianco per il primo ministro già indebolito dalle manifestazioni di piazza. Il giudizio sarà sottoposto nei prossimi giorni alla Corte costituzionale per la decisione finale.

Birmania: il premio Nobel per la pace in ospedale per accertamenti
La leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, è stata sottoposta ad alcuni esami cardiologici presso il General Hospital di Rangoon. Il premio Nobel per la pace è rimasta nell’ospedale della capitale solo il tempo necessario per gli accertamenti, dovendo tornare subito nella sua abitazione, dove sta scontando gli arresti domiciliari Già in precedenza la leader democratica birmana ha sofferto per problemi al cuore e ogni mese è visitata da un medico a domicilio.

Russia: ucciso giudice impegnato nella lotta ai gruppi ultranazionalisti
Un alto magistrato russo, Eduard Chuvashov, è stato ucciso questa mattina a Mosca con due colpi d'arma da fuoco, mentre usciva da casa. Si è trattato, probabilmente, di un omicidio per vendetta, essendo Chuvashov impegnato nella lotta alla criminalità di gruppi ultranazionalisti, in particolare skinhead e naziskin. Proprio lo scorso febbraio il giudice aveva condannato, a pene da sei a 23 anni di prigione, nove esponenti del gruppo estremista dei “Lupi Bianchi”, accusati di violenze e omicidi a sfondo etnico. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Carla Ferraro)
 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 102
 
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