2010-04-12 16:10:46

In Bangladesh il primo gruppo di volontari per il recupero dei bambini di strada


È una battaglia che si combatte ogni giorno per strada, quella di strappare dalla droga e dalla povertà i bambini abbandonati nel Bangladesh e non sempre si vince: lo sanno bene il sacerdote locale padre Pradeep Perez e il missionario italiano fratel Lucio Beninati, del Pontificio istituto missioni estere (Pime), da 10 anni nel Paese, che hanno organizzato il primo corso di formazione per volontari che si occuperanno dei bambini di strada a Dhaka. Il corso è partito il 9 aprile scorso e alla prima giornata d’incontro hanno partecipato 70 persone, molte delle quali di fede islamica. Sia il religioso, infatti, che fratel Lucio, soprannominato affettuosamente ‘Bahi’, sono diventati “fratelli maggiori” che hanno aiutato centinaia di bambini a uscire dal tunnel della droga e della malavita. Sono molte le persone che all'agenzia AsiaNews hanno voluto testimoniare il proprio affetto: una mamma musulmana definisce il missionario italiano “un modello da seguire”, tanto che ha permesso alla propria figlia di aderire all’iniziativa nonostante la diversità della fede. “Ha imparato ad amare i poveri e a lavorare per gli altri – ha detto – e la sua vita è cambiata”. Per Bridget Corrya, insegnante cattolica che nel tempo libero si dedica al recupero dei bambini di strada, l’esperienza è “un modo per amare Cristo e servirlo”. Tra i partecipanti al corso anche due giovani islamici, ex bambini di strada, che hanno avuto la forza di ‘tirarsi fuori’ anche grazie all’impegno dei missionari. (R.B.)







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