Il cardinale Bertone: Sant'Alberto Hurtado, modello per la ricostruzione in Cile
La Santa Messa per la popolazione di Santiago e la consegna ai vescovi della statua
donata da Benedetto XVI della Madonna del Carmine, la visita alla Cappella "Regina
del Norte" e, infine, al Santuario di Sant’Alberto Hurtado, sono le principali tappe
che hanno scandito la domenica del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone,
quinta giornata della sua visita in Cile. In mattinata, nella cattedrale della capitale,
il cardinale Bertone ha presieduto l'Eucaristia e con lui hanno concelebrato i cardinali
Francisco Javier Errázuriz, arcivescovo di Santiago, e Jorge Medina, prefetto emerito
della Congregazione per il Culto Divino, e altri vescovi tra cui il presidente dell'episcopato,
mons. Alejandro Goic, vescovo di Rancagua. L'arcivescovo della capitale cilena ha
accolto il cardinale Bertone dicendo che la "sua cara presenza tra noi, quale collaboratore
più stretto del Papa, evoca in ciascuno dei presenti la presenza stessa di Benedetto
XVI" del quale “ci ha trasmesso in questi giorni parole di consolazione e incoraggiamento".
Da parte sua, il segretario di Stato nell'omelia ha manifestato la sua personale gioia
di poter consegnare la bella immagine di 'Nuestra Señora del Carmen', “tanto amata
dal popolo cileno e che Papa Benedetto XVI ha voluto benedire personalmente lo scorso
24 marzo”. "Lei, Madre dei missionari che annunciano, fedeli a Cristo, la nostra Verità
… si farà pellegrina in tutto il Paese, così vicino al cuore del Successore di Pietro
… per donare consolazione, forza e amore in particolare a coloro che più hanno sofferto
le conseguenze del recente terremoto". Il cardinale segretario di Stato ha poi visitato
la cittadina di Colina, nella periferia della capitale, dove ha incontrato diversi
malati, alcuni dei quali raggiunti nelle loro case in calesse, tradizione locale,
per fermarsi poi presso la cappella della "Regina del Norte" dove insieme con numerosi
vescovi si è raccolto a lungo in preghiera e in adorazione del Santissimo Sacramento.
Infine, prima di congedarsi, il segretario di Stato ha impartito la sua benedizione
a migliaia di persone radunate lungo le strade, provenienti anche da località vicine.
Dicendosi commosso di aver potuto assistere all'originale festa di "Cuasimodo", "splendida
espressione di religiosità popolare", durante la quale si celebra il Cristo Risorto
e si rende gloria alla Santissima Trinità, il cardinale Bertone ha trasmesso a tutti
i presenti l'affetto e la benedizione del Papa. Nel corso del primo pomeriggio di
ieri, il segretario di Stato ha visitato il santuario di Sant’Alberto Hurtado, sacerdote
gesuita molto amato dal popolo cileno e in particolare dalle ultime generazioni. Dopo
alcuni minuti di preghiera presso la tomba del santo e la visita di alcune opere sociali
frutto del genio religioso e della sensibilità umana di padre Hurtado, e tutte dedicate
a dare sostegno morale e materiale ai più bisognosi e sofferenti, il segretario di
Stato, insieme con il nunzio, mons. Giuseppe Pinto, e il cardinale di Santiago, e
numerosi sacerdoti, ha celebrato l'Eucaristia. Nel corso dell'omelia il porporato,
che ha chiamato il santo, "Padre del Cile, padre per i fedeli ma anche per i cittadini",
ricordando la straordinaria tenacia e capacità creativa di padre Hurtado, ha invitato
a pregare intensamente affinché "lui sia la guida per tutti, popolo e autorità, nella
grandiosa opera di ricostruzione che spetta a tutti". Queste ultime parole del cardinale
Bertone hanno molto colpito la stampa locale che ha sottolineato come sia molto importante
per la morale e lo slancio dei cileni l'idea proposta di guardare a questo santo,
"costruttore per eccellenza", in un'ora così difficile per il Paese. (A cura di
Luis Badilla)