Messaggio del cardinale Tarcisio Bertone e lettera dei vescovi maltesi in vista del
viaggio apostolico di Benedetto XVI a Malta
La storia di Malta è profondamente legata a San Paolo, che ha proclamato sull’isola
la buona notizia di Gesù Risorto, e alla testimonianza di molte generazioni di cattolici
a Cristo. E’ quanto si legge nel messaggio rivolto ai fedeli maltesi dal segretario
di Stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone in occasione della visita pastorale del
Papa a Malta, in programma il 17 e il 18 aprile prossimi. Il servizio di Amedeo
Lomonaco:
Nel messaggio
il cardinale Tarcisio Bertone sottolinea che in questi giorni di preparazione prima
del viaggio apostolico, il Santo Padre chiede di pregare affinché la sua visita sia
“un tempo di rinnovamento spirituale” per tutta la Chiesa maltese. Così come Pietro
è stato inviato dal Signore a confermare i suoi fratelli nella fede, così ora “il
successore di Pietro viene in mezzo a voi per rafforzare il vostro impegno
di seguire Gesù Cristo”. Malta – sottolinea il cardinale Tarcisio Bertone -
è rimasta “fermamente fedele a Cristo durante molti secoli” e ha fatto molto per difendere
la fede, sia in patria sia all'estero. Potete essere orgogliosi - scrive il
porporato - della vostra eredità cristiana, “orgogliosi della testimonianza di molte
generazioni di cattolici maltesi che hanno vissuto la loro fede con esemplare devozione”.
Il Santo Padre invita ad approfondire questo attaccamento alla grande eredità cristiana
come “una realtà vivente e una verità sempre attuale”, nonostante il fatto che nella
società odierna questo comporti il rischio che venga ignorata o dimenticata. La storia
di Malta ci ricorda “la necessità di difendere la santità del matrimonio, la centralità
della famiglia per una società sana e di proteggere la dignità della vita umana dal
concepimento alla morte naturale”. La società maltese – osserva inoltre il segretario
di Stato vaticano - sa come prendersi cura dei membri più vulnerabili, compresi i
nascituri. In quest’anno, in cui la Chiesa universale celebra l’Anno Sacerdotale,
il Papa esorta infine a valorizzare il grande dono del sacerdozio e a pregare per
i presbiteri, affinché “possano crescere nella gratitudine a Dio, nella fedeltà e
nella gioia per il loro ministero”.
E in vista della
visita del Papa a Malta è giunta anche la lettera pastorale dei vescovi maltesi. “E’
nostra ferma convinzione che il naufragio che ha portato l'apostolo Paolo sulla nostra
isola non sia accaduto per caso”, scrivono ai fedeli l’arcivescovo di Malta, mons.
Paul Cremona e il vescovo di Gozo, mons. Mario Grech. “Allo stesso modo, oggi, consideriamo
provvidenziale che Benedetto XVI abbia scelto di compiere questa visita pastorale
nel nostro Paese”. I presuli invitano dunque ad “ascoltare il messaggio del Pontefice”,
senza paura delle sfide, nella continua ricerca del messaggio di Cristo. Il servizio
di Linda Giannattasio: Si
apre nel ricordo dell’apostolo Paolo la lettera pastorale che i vescovi maltesi hanno
indirizzato ai fedeli in vista della prima visita pastorale di Benedetto XVI sull’isola
di Malta. “Duemila anni fa, durante il suo breve soggiorno in mezzo a noi, e attraverso
la sua predicazione del Vangelo – scrivono – Paolo ha introdotto la gente di Malta
e di Gozo a Gesù Cristo” e la speranza cristiana è stata instillata nei loro cuori.
E’ a partire da questa riflessione che i presuli richiamano i fedeli a fermarsi e
a chiedersi quali siano oggi i “frutti del Vangelo ricevuto tanti anni fa”. “Non
abbiamo alcun dubbio – scrivono - che questa occasione possa essere per noi un momento
di grazia che servirà a fortificare la nostra fede”. Invitiamo tutti - anche chi si
sente gravato dai dubbi della fede - ad ascoltare il messaggio del Papa. “Non
abbiamo paura delle sfide che ci si presentano, sottolineano, invitando a cercare
il messaggio di Cristo. Quindi il riferimento a una Chiesa che sia aperta al
dialogo e al mondo. “Non vogliamo essere una Chiesa a porte chiuse, né una Chiesa
che si impone alla società e agli altri”, ribadiscono i vescovi. “Ci
aspettiamo - aggiungono i presuli - che il Papa ci guidi nella giusta direzione, perché
il nostro Paese possa continuare ad avere una visione del futuro che non sia ingannevole”.
“Di fronte alla tragedia del naufragio – concludono - il popolo maltese accolse
Paolo, sostenuto nel suo momento del bisogno”. Oggi si sta cercando di mettere a tacere
la voce profetica del Papa. “Come i nostri padri, siamo chiamati a mostrare
il nostro amore per il Pontefice”. Infine dai presuli, un invito rivolto al popolo
di Malta e di Gozo ad “accogliere calorosamente il Papa, che “verrà in visita nel
nome del Signore”.