Il cardinale Bertone in Cile: plauso del Papa per la risposta unitaria del Paese di
fronte al terremoto
Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone prosegue la sua visita in Cile,
dove è giunto martedì scorso, in occasione del bicentenario della Repubblica. Il porporato
ha portato alla popolazione la solidarietà del Papa per il recente terremoto. Ce ne
parla Luis Badilla:
“Ho espresso
al presidente Sebastián Piñera la soddisfazione del Santo Padre per i coraggiosi passi
di unità di tutti i settori della società cilena per superare insieme le conseguenze
del terremoto”. Così ieri il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, alla
fine del suo incontro con il neopresidente cileno con il quale si è intrattenuto per
oltre un’ora in compagnia del nunzio apostolico, mons. Giuseppe Pinto, il cardinale
arcivescovo di Santiago, Francisco Javier Errázuriz, e mons. Alejandro Goic, vescovo
di Rancagua e presidente dell’Episcopato. Da parte sua, il capo di Stato ha espresso
gratitudine al Papa e alla Chiesa cilena, in particolare alla Caritas, che dal primo
momento della tragedia è in prima linea per portare aiuto e soccorso a migliaia di
persone bisognose di ogni cosa. Il porporato ha rilevato che la Caritas continuerà
a prestare la sua opera di sostegno non solo materiale “ma anche di ascolto e preghiera”,
e poi ha ringraziato per la sollecitudine delle autorità civili per i gravi danni
che hanno subìto centinaia di chiese, cappelle e struttura ecclesiastiche, come scuole,
oratori, mense e consultori. Osservando che la sua visita s’inquadra nella cornice
del Bicentenario dell’indipendenza del Cile, il cardinale Bertone ha spiegato: “Senza
dubbio sarà un’opportunità importante per evidenziare i valori fondamentali di questo
Paese e della sua gente. Molti di questi valori si sono manifestati in questi tempi
di sofferenza e dolore. Ciò che è proprio dell’identità cilena, e che il cardinale
Raúl Silva Henríquez chiamava «l’anima del Cile», sarà il fondamento delle celebrazioni
dell’indipendenza e invita a rinnovare l’impegno di rendere questa nazione una terra
sempre più giusta, fraterna e solidale”. Condividendo in pieno l’affermazione dei
vescovi cileni, che recentemente hanno ribadito che “il regalo migliore che la Chiesa
oggi può fare al Cile è Gesù Cristo e il suo Vangelo”, il segretario di Stato ha ricordato
che si “tratta certamente del nostro più grande tesoro poiché la vita che Lui ci offre
è un sentiero sicuro per raggiungere, come società, giorni migliori per le generazioni
future”.
Parlando dell’invito del presidente a Benedetto
XVI perché visiti il Cile, il cardinale Bertone ha affermato che la visita non può
essere programmata prima del 2012 e che ne parlerà con il Pontefice. Poi, il segretario
di Stato si è trasferito alla città di Punta Arenas, la più a Sud del continente,
capitale di una regione coinvolta in passato nella controversia con l’Argentina e
che si risolse con la mediazione di Giovanni Paolo II e la firma di Trattato di cooperazione
e amicizia. Nella cerimonia di benvenuto, il vescovo della città, mons. Bernardo Bastres,
ha ricordato, oltre alla mediazione pontificia, la visita di Papa Wojtyla il 4 aprile
del 1987. Il cardinale Bertone, ricordando l’importanza della ultracentenaria presenza
dei salesiani, i primi evangelizzatori della regione sulla scia di una profezia di
don Bosco, ha parlato soprattutto del “dono della pace fra i due popoli, che il Papa
invoca con la preghiera”. Infine, dopo l’incontro con i giovani presso il Liceo Maria
ausiliatrice, il cardinale Bertone è rientrato a Santiago dove oggi alle 19 ore locale
presiederà la Santa Messa per la popolazione di Santiago.