Allarme dell’Oms per inquinamento e stili di vita sbagliati nelle città europee
Il 70 per cento della popolazione europea, che vive nei centri urbani, è attanagliata
da smog e sedentarietà, secondo quanto documenta l’Organizzazione mondiale della sanità
(Oms), che ha monitorato il grado d’inquinamento non solo nelle grandi metropoli dei
Paesi in via di sviluppo ma anche nelle città industrializzate. Negli ultimi decenni
il problema principale risulta essere l’uso crescente dell’automobile, per cui oltre
il 90 per cento della popolazione urbana convive oggi con alti livelli d’inquinamento
atmosferico. Altri disagi derivanti dall’eccessivo utilizzo dell’auto sono il sovrappeso
e l’obesità, che interessa il 30-80 per cento degli adulti e il 5-25 per cento dei
bambini tra gli 11 e i 13 anni. Da una ricerca condotta in Italia nel 2008 risulta
che le categorie più refrattarie al movimento fisico sono i 50-69enni, le donne, le
persone con livello di istruzione inferiore, quanti si trovano in condizioni economiche
svantaggiate e gli abitanti delle regioni meridionali. In particolare uno studio effettuato
a Milano ha stimato che almeno 20 dei ricoveri giornalieri in ospedale sono causati
dallo smog. (C.F.)