I cardinali Bertone e Sodano: la Chiesa è con Benedetto XVI, attaccato perché difende
verità che non sono accettate
La Chiesa si stringe attorno al suo Pastore. Ieri, assieme a tante manifestazioni
di affetto e solidarietà a Benedetto XVI che si susseguono da più parti, si sono distinti
gli interventi del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e del cardinale
decano del Collegio cardinalizio, Angelo Sodano. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Benedetto
XVI è un Papa forte, il Papa del Terzo Millennio”: è quanto affermato dal cardinale
Tarcisio Bertone, parlando con i giornalisti all’aeroporto di Santiago del Cile dove
è giunto ieri per una visita al popolo cileno colpito dal terremoto. Il giorno di
Pasqua, ha osservato il porporato, Piazza San Pietro “era colma di molti giovani”
che hanno espresso entusiasmo e solidarietà al Pontefice. Il segretario di Stato vaticano
ha poi definito infondate le accuse rivolte da alcuni giornali sul caso del prete
pedofilo americano Murphy. “Non è vero”, ha detto con forza il cardinale Bertone,
“abbiamo documentato il contrario”. Dal canto suo, il cardinale Angelo Sodano, intervistato
dall’Osservatore Romano, ha affermato che nei confronti di Benedetto XVI c’è “un contrasto
culturale”. Il Papa, rileva il porporato, “incarna verità morali che non sono accettate
e così le mancanze e gli errori di sacerdoti sono usate come armi contro la Chiesa”.
Ora, ribadisce il cardinale Sodano, “contro la Chiesa viene brandita l’accusa della
pedofilia”. E traccia un excursus storico: “Prima ci sono state le battaglie del modernismo
contro Pio X, poi l’offensiva contro Pio XII per il suo comportamento durante l’ultimo
conflitto mondiale e infine quella contro Paolo VI per l’‘Humanae Vitae’”. La
comunità cristiana, prosegue il cardinale Sodano, “si sente giustamente ferita quando
si tenta di coinvolgerla in blocco in vicende tanto gravi quanto dolorose di qualche
sacerdote, trasformando colpe e responsabilità individuali in colpa collettiva con
una forza veramente incomprensibile”. Se qualche ministro “è stato infedele – osserva
il cardinale decano – non si può e non si deve generalizzare”. “Non è colpa di un
vescovo se un suo sacerdote si è macchiato di colpe gravi. E certo – ribadisce – non
è responsabile il Pontefice”. Solidarietà al Papa anche dal cardinale arcivescovo
di Santiago del Cile, Francisco Javier Errázuriz Ossa. Il porporato cileno esprime
dolore per gli abusi su minori compiuti da parte di membri del clero, ma respinge
energicamente gli attacchi, infondati e ingiusti, al Papa. Attacchi, rileva il cardinale
Errazuriz, volti a rimuovere l’influenza cristiana dalla cultura dell’Occidente. Anche
l’arcivescovo di Washington, Donald W. Wuerl, ha manifestato la sua solidarietà al
Papa inviando una lettera aperta ai fedeli della sua arcidiocesi. Il presule ricorda
la fermezza dell’allora cardinale Ratzinger quando, alla guida della Congregazione
della Dottrina della Fede, dovette affrontare lo scandalo della pedofilia nella Chiesa
statunitense. “Conosciamo per nostra esperienza – scrive l’arcivescovo Wuerl, riprendendo
una nota dell’episcopato Usa del 30 marzo scorso – la profonda preoccupazione di Papa
Benedetto per chi è stato oggetto di abusi sessuali e allo stesso tempo il suo aiuto
nel trovare misure per proteggere i giovani oggi e nel futuro”.