2010-04-06 15:21:22

Pasqua in Iraq: i cristiani invocano la pace per il Paese


Le violenze e gli attentati con morti e feriti di questi giorni, non hanno impedito ai cristiani iracheni di festeggiare la Pasqua. A Kirkuk una delegazione di funzionari governativi e leader musulmani locali hanno partecipato alla Veglia pasquale e alla Messa. Una testimonianza di solidarietà alla comunità cristiana, vittima nelle ultime settimane di una serie di attacchi mirati e costretti in migliaia alla fuga verso zone più sicure o all’estero. Mons. Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk, riferisce ad AsiaNews che la chiesa era gremita e le donne hanno colorato migliaia di uova “per distribuirle ai fedeli e ai rappresentanti del governo”. Una famiglia musulmana ha preparato un enorme pane da distribuire ai presenti. Circa 500 bambini che frequentano le classi del catechismo, invece, hanno offerto i soldi risparmiati in Quaresima ai poveri della città, compresi i musulmani. “Il bambino che ha portato il denaro all’altare – sottolinea mons. Sako – ha detto che ‘con la preghiera’ si vince il male e il terrorismo”. Durante l’omelia l’arcivescovo di Kirkuk ha sottolineato che “la risurrezione di Cristo ci ricorda i valori del perdono, della riconciliazione, della pace e della vita”. Il sacrificio e l’amore di Gesù, ha aggiunto il prelato, sono “la magna charta per una vita umana dignitosa”. Egli ha inoltre spiegato che “l’emigrazione è un esilio; dobbiamo rimanere nella nostra terra e rendere testimonianza della nostra fede cristiana”. “Nella chiesa cristiana e nelle moschee – ha continuato mons. Sako – si impara l’amore, la tolleranza e la cooperazione, per essere più vicini a Dio”. Per questo gli iracheni, sulla base delle norme della legge e dei valori spirituali, devono “lavorare per la riconciliazione” e superare le divisioni, che sono “segni della morte: l’unità è il simbolo della vita”. In quest’ottica, secondo il prelato, sarà importante “la formazione del nuovo Parlamento e del nuovo governo, capaci di imporre l’ordine e garantire stabilità”. (R.P.)







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