Sul grande schermo in Italia “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori”
È arrivato anche in Italia “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori”, adattamento per
il grande schermo di uno dei più importanti classici per l’infanzia francese, nato
dalla fantasia di René Goscinny e illustrato da Jean-Jacques Sempé. Attraverso gli
occhi innocenti e schietti del piccolo e divertente protagonista si vivono tante semplici
avventure create per allietare i più piccoli e divertire i più grandi. Il servizio
di Luca Pellegrini.
“Stamattina
– ricorda ancora Nicolas – siamo arrivati a scuola un sacco contenti, perché oggi
ci fanno la foto di classe e per noi questo sarà un ricordo speciale che ci rimarrà
per tutta la vita, così ci ha detto la maestra”. Il piccolo Nicolas avrà tempo e modo
per ricordare quei giorni di avventure, timori, illusioni, amicizie. Il suo mondo
è diviso tra la classe dove elabora giochi e conoscenze, e la famiglia con mamma e
papa che si preoccupano di lui, del lavoro, del cibo, dei soldi, dell’avvenire. Il
piccolo Nicolas è un piccolo Gian Burrasca d’Oltralpe che si tuffa in tante “guerre
dei bottoni” e in una serie infinita di esperienze, burle e fantasticherie. La più
terribile è quando crede, dopo avere erroneamente interpretato alcuni presagi, che
un fratellino stia arrivando per sottrargli il posto nel cuore di mamma e papà: da
lì scaturisce il piano per disfarsene e sarà una serie di divertenti peripezie innestate
sul tessuto di un quotidiano tanto semplice da essere vissuto come memoria, un tempo
lontano del quale sembra se ne siano perse le tracce. Il film di Laurent Tirard, da
lui adattato dal libro – in Italia edito da Donzelli - che racchiude le storie create
negli anni Cinquanta da Goscinny e Sempé, è un gioiello che brilla di una luce antica
e sempre nuova, una fiaba che coinvolge i piccoli e emoziona i grandi. Il mondo dell’infanzia
è sempre stato attentamente scandagliato dal cinema francese, vuoi nei suoi aspetti
più tragici, come accadeva nell’esperienza del male in Adieu les Enfants, o nella
pratica del bene come in Les choristes. Questa volta Nicolas dipinge a colori vivaci
e divertenti e per brevi capitoli il mondo della sua innocenza priva di turbamenti,
quell’età dell’oro di cui abbiamo recondita memoria. Tutto il cast, ovviamente, è
formato da piccoli attori di straordinaria professionalità e naturalezza, che sanno
perfettamente ricreare il mondo di Sempé, il suo spirito, la sua ironia, la sua bontà.
Ogni cosa è verosimile, al suo posto, ogni dettaglio si incastra nella coralità di
storie che raccontano il meglio di noi e offrono, utilizzando le parole dello stesso
regista “un ritorno all’infanzia, una boccata d’infanzia, ritrovando l’innocenza,
l’ingenuità e l’entusiasmo”. Se non trovassimo più, nella scatola delle nostre vecchie
fotografie, quella che ci ritrae insieme ai vecchi compagni delle elementari, “Il
piccolo Nicolas” la può sostituire con altrettanta, piacevole emozione.