2010-04-04 15:22:46

La Pasqua in Nigeria, occasione per ripensare la pace


In Nigeria, la Pasqua, quest’anno, è un inno alla pace dopo gli scontri che hanno recentemente lacerato il Paese. Lo scorso mese di marzo tensioni politiche e sociali sono sfociate in drammatiche violenze costate la vita a centinaia di persone, tra cui cristiani e musulmani. In questi giorni si sono alternati diversi appelli per un’autentica riconciliazione, come ricorda l’arcivescovo di Abuja, mons. John Olorunfemi Onaiyekan, intervistato da Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

R. – Durante questi giorni, i leader sia politici sia religiosi inviano messaggi al Paese e al popolo. Io stesso ho registrato un messaggio per la Pasqua, un messaggio di gioia, di speranza, di fiducia in Dio, di celebrazione della vittoria della vita sulla morte, del bene sul male.

 
D. – Quale messaggio porta la Pasqua di quest’anno in Nigeria, Paese drammaticamente sconvolto dalle recenti violenze e costate la vita ad oltre 500 persone?

 
R. – Il male cerca di vincere, ma alla fine è sempre la vita che vince. Il Paese sta vivendo un momento di buio e di confusione, ma la Pasqua ci porta il messaggio di Dio, il messaggio della Luce di Dio, che ci aiuta a vedere in modo sempre più chiaro. Speriamo ora che il governo riesca a ‘rimettersi in piedi’ e che ci possa essere un modo per prevenire le violenze.

 
D. – La natura dei recenti scontri non è religiosa, ma soprattutto sociale e politica. Ruota intorno al delicato problema della proprietà della terra contesa fra pastori, tradizionalmente nomadi e musulmani, e contadini stanziali, in maggioranza cristiani…

 
R. - Si tratta, infatti, di una strumentalizzazione della religione per interesse politico e sociale. E’ proprio per questo che è importante il ruolo del governo, che dovrebbe cercare di risolvere le rivalità fra gruppi, in modo che possa poi esserci pace e giustizia. Il problema è che se non c’è un governo forte, si arriva facilmente alla situazione in cui piccoli gruppuscoli di persone violente prendono il sopravvento. Ovunque in Africa, anche laddove ci sono tragedie e molte sofferenze, si nota che la gioia cristiana non manca mai, perché la gente riesce sempre ad identificarsi con Gesù che soffre sulla Croce, ma che sempre regna. La cosa veramente importante è che bisogna continuare a combattere per la giustizia, il fondamento della pace.







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