2010-04-03 14:12:53

Solidarietà al Papa, bersaglio di una campagna diffamatoria per delegittimare tutta la Chiesa


La Chiesa si stringe attorno a Benedetto XVI in un momento difficile. Continuano così a giungere da tutto il mondo attestati di solidarietà al Papa per gli attacchi che sta subendo in questi giorni sulla questione degli abusi. Il servizio di Sergio Centofanti:RealAudioMP3



Solidarietà al Papa esprime l'arcivescovo di Lima, il cardinale Juan Luis Cipriani: il Vicario di Cristo – afferma il porporato citato da Zenit – è sottoposto ad “una inusitata mancanza di rispetto per la verità e un'incredibile ostentazione di cinismo; si vede, dietro a ciò, un attacco alla Chiesa per danneggiarla. Noi suoi figli non possiamo restare in silenzio. La preghiera è l'arma principale che lo Spirito Santo ci mette a disposizione”.

 

L’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois, sottolinea che nessuno mette in dubbio l’orrore di quanto compiuto da alcuni sacerdoti ma è assurdo attribuire la pedofilia al celibato in quanto si tratta di “una piaga sociale che colpisce principalmente le relazioni familiari”. Inoltre – spiega – “tirare fuori fatti vecchi e conosciuti da molto tempo come nuove rivelazioni dà molto da pensare sull’onestà intellettuale degli informatori ed è sufficiente a rivelare il loro vero scopo: mettere in dubbio la legittimità morale della Chiesa”. Si tratta – afferma l’arcivescovo di Parigi – di una “offensiva che mira a destabilizzare il Papa e, attraverso di lui, la Chiesa”.

 

I vescovi canadesi esprimono “ammirazione e gratitudine” per l’azione forte e decisa intrapresa dal Papa per combattere l’odioso crimine degli abusi, ricordando che si tratta di una piaga che riguarda l’intera società, mentre l’attenzione dei media è stranamente concentrata solo sulla Chiesa cattolica.

 

La Conferenza episcopale del Paraguay ha inviato a Benedetto XVI una lettera di “sostegno, comunione e solidarietà per gli attacchi che appaiono sulla stampa internazionale”.

 

Nella Repubblica Dominicana, l'arcivescovo di Santo Domingo, il cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, ricorda i criteri di fermezza, trasparenza e severità con cui Benedetto XVI ha trattato e tratta i casi di abusi sui minori. Alcuni mezzi di comunicazione – afferma il porporato - cercano di “forzare le interpretazioni … Ciò non è affatto nuovo e nessuno ignora che si tratti di una macchinazione” di alcune lobby “che non perdonano al Papa o alla Chiesa la ferma posizione in difesa della vita”.

 

L'arcivescovo di Valencia, Carlos Osoro, ha affermato che “nulla, neanche le opinioni degli uomini, per quanto possano essere organizzate e orchestrate, distruggerà il ministero sacerdotale che lo stesso Gesù Cristo ha delineato con tanto amore”.

 

A Roma, il cardinale Antonio Cañizares, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha espresso la sua vicinanza al Papa: “con tutta la Chiesa, e in modo particolare nel momento attuale – ha detto - siamo con Pietro, con il grande dono che Dio ci ha dato nel suo Successore, il nostro amatissimo Papa Benedetto XVI”.

 

E’ in corso una vera e propria “campagna diffamatoria” contro la Chiesa e il Papa, basata sulla pochezza delle insinuazioni – afferma il presidente dell’Episcopato brasiliano, l’arcivescovo di Mariana, Geraldo Lyrio Rocha che cita San Paolo: "Siamo … tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi" (2 Corinzi, 4, 8-9).








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