Padre Lombardi: il paragone con l’antisemitismo non è la linea della Chiesa
Polemiche ha suscitato la citazione fatta da padre Cantalamessa, durante la sua predica,
della lettera inviatagli da un amico ebreo che esprimeva solidarietà al Papa per gli
attacchi di questi giorni. Rileggiamo il passo integrale di quanto detto dal religioso
cappuccino: “Ho ricevuto in questi giorni la lettera di un amico ebreo e, con
il suo permesso, ne condivido qui una parte. Dice: ‘Sto seguendo con disgusto l'attacco
violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo
intero. L'uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale
a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo. Desidero
pertanto esprimere a lei personalmente, al Papa e a tutta la Chiesa la mia solidarietà
di ebreo del dialogo e di tutti coloro che nel mondo ebraico (e sono molti) condividono
questi sentimenti di fratellanza. La nostra Pasqua e la vostra hanno indubbi elementi
di alterità, ma vivono ambedue nella speranza messianica che sicuramente ci ricongiungerà
nell'amore del Padre comune. Auguro perciò a lei e a tutti i cattolici Buona Pasqua’".
Sulle
polemiche è intervenuto padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa
vaticana: “Avvicinare gli attacchi al Papa per lo scandalo pedofilia all’antisemitismo
non è la linea seguita dalla Santa Sede. Padre Cantalamessa – spiega padre Lombardi
– ha solo voluto rendere nota la solidarietà al Pontefice espressa da un ebreo, alla
luce della particolare esperienza di dolore subita dal suo popolo. Ma è stata una
citazione che poteva dare adito a malintesi”.