I Gesuiti della Repubblica Dominicana celebrano la Pasqua fra i terremotati haitiani
È una Pasqua di impegno per le vittime del terremoto di Haiti anche nella vicina Repubblica
Dominicana. Nella gara di solidarietà in corso nella metà dell’isola più fortunata
sono in prima linea gli operatori di ‘Solidaridad Fronteriza’, organismo dei Gesuiti
che lavora in collaborazione con il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati e i migranti
(Sjrm), a Dajabón. “Questa Pasqua ci trova più che mai con l’impegno cristiano di
dare tutto per i più umili e bisognosi del nostro Paese e del mondo. In questo momento
stiamo aiutando migliaia di famiglie haitiane colpite dal sisma del 12 Gennaio che
hanno bisogno di farmaci, cibo e alloggi” dicono alla Misna fonti di ‘Solidarietà
di Frontiera’, guidata da padre Regino Martínez. “Abbiamo costruito sette centri di
accoglienza coordinati dai gesuiti. Per noi la gioia più grande è la condivisione
con tutti i nostri fratelli e sorelle che, come Gesù, soffrono per le ingiustizia
commesse dall’egoismo umano” aggiungono le stesse fonti. ‘Solidaridad Fronteriza’
è nata nel 1997 per iniziativa dei Gesuiti che da 70 anni offrono il loro servizio
missionario nelle terre della frontiera nord nella provincia di Dajabón, dove hanno
formato molti giovani professionisti, creato quattro parrocchie e l’emittente ‘Radio
Marién’ e promosso la nascita di organizzazioni popolari per il diritto al lavoro,
alla casa, all’istruzione e a tutti i servizi di base. Organizzazioni in cui si ritrovano
“uomini e donne che sono uniti da un filo di solidarietà e condividono gli obiettivi
di lavorare per la giustizia, difendere l’identità culturale e contadina e promuovere
uno sviluppo sostenibile, autogestito ed eco-compatibile con la società”. (M.G.)