Cina: Pasqua nella siccità per i cattolici dello Yunnan
È una Pasqua segnata dal grave allarme siccità per le comunità cattoliche cinesi delle
campagne del Guizhou e dello Yunnan. La gente affronta ogni giorno difficoltà nell’approvvigionamento
di acqua da bere, per gli animali e per l’agricoltura e molti fedeli temono che anche
le loro chiese possano prendere fuoco nella notte di Pasqua. Padre Tao Zhihai di Kunming,
parroco nel villaggio di Langshuigou, racconta ad AsiaNews che alcuni cattolici hanno
partecipato a un tentativo di estinguere le fiamme di un incendio divampato sulle
colline vicine. Questa è la seconda volta che le colline prendono fuoco a causa dell’estrema
secchezza del clima e a diversi mesi senza pioggia. Padre Tao Zhibin, cugino del parroco
e anch’egli sacerdote a Dali (Yunnan), ha detto che dal tardo novembre - data in cui
egli è ritornato dai suoi studi all’estero – non vi è stata alcuna pioggia. “I contadini
di Wenchang – continua – soffrono per la mancanza di acqua. Essi non hanno soldi per
istallare condutture e pompe per distribuire acqua da pozzi lontani”. Molti cattolici
sono stremati dalla ricerca di acqua da bere e per gli allevamenti e per questo pochi
di essi vanno in chiesa di questi tempi. Tutti i giorni il sacerdote e i fedeli pregano
per la pace e la pioggia. I cattolici devono essere anche cauti con l’uso del fuoco
la sera della veglia di Pasqua perché vi è rischio di incendi. Ogni sera padre Tao
fa un giro di ispezione attorno alla chiesa per assicurarsi che non vi è alcun pericolo
di incendio. Anche la Chiesa del Guizhou sta domandando aiuto per le popolazioni che
vivono nelle zone aride, soprattutto quelli sulle montagne. A tutti i cattolici si
domandano preghiere e cura nella conservazione delle acque. Secondo l’agenzia di stampa
ufficiale Xinhua, la siccità e la mancanza di acqua ha colpito almeno 18 milioni di
persone e 11 milioni di capi di bestiame nella regione fra il sud-ovest dello Yunnan,
il Guizhou, il Sichuan, il Guangxi e Chongqing. (M.G.)