2010-04-02 15:13:36

Obama: aumentare la pressione sull'Iran per la questione nucleare


Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, intende "incrementare la pressione" sull'Iran per il suo programma nucleare e ritiene che Teheran stia diventando sempre più isolata. Lo riferisce la Cbs che oggi trasmetterà un'intervista con il presidente Usa. Intanto, il capo negoziatore iraniano, Saeed Jalili, in visita a Pechino ha detto che le sanzioni internazionali non impediranno all'Iran di procedere nelle proprie attività nucleari. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

 
"Gli iraniani sono abituati alle sanzioni. Noi le consideriamo un’opportunità: con queste parole il capo negoziatore sul nucleare, Jalili, taglia corto sulla possibilità di negoziare parlando di sanzioni e aggiunge che sull’inefficacia di tale misure anche la Cina è d’accordo. Jalili ha parlato in conferenza stampa a Pechino, dopo aver incontrato il consigliere di Stato cinese, Dai Bingguo, e il ministro degli Esteri cinese, Yang. Sappiamo che Yang ha ribadito che “tutti devono fare uno sforzo diplomatico e mostrare maggiore flessibilità per creare le condizioni per una soluzione basata sul dialogo e le negoziazioni”. Se poi Pechino sosterrebbe o meno eventuali sanzioni internazionali è tutto da vedere. Nelle ultime ore, si è registrato l’avvicinamento tra Pechino e Washington e lo stesso Yang ha confermato la presenza del presidente cinese, Hu Jintao, a Washington per discutere di nucleare nell'ambito della Conferenza internazionale voluta da Obama per il 12 e 13 aprile, con la partecipazione di 40 Paesi.

 
Disperso un giornalista giapponese in Afghanistan: si teme il rapimento
Un giornalista free lance giapponese di 40 anni è dato per disperso in Afghanistan: si teme possa essere stato rapito in una zona controllata dai talebani, quella di Kunduz, nella parte settentrionale del Paese. Intanto, non cessa la polemica innescata dalle dichiarazioni del presidente Karzai, che ieri ha accusato responsabili di organismi internazionali di aver prodotto gravi interferenze nelle elezioni del 20 agosto 2009 per poter "installare a Kabul un governo fantoccio", ha detto il presidente afghano.

Raid israeliani nella striscia di Gaza contro le postazioni di Hamas
Almeno sette attacchi dell’esercito israeliano sono stati sferrati ieri sera nella striscia di Gaza. Diversi raid aerei israeliani hanno colpito un’area a ovest di Khan Yunis, nella parte meridionale del territorio palestinese controllato da Hamas. Distrutta una fonderia di metalli nel campo profughi di Nusseirat. Tre bambini sono rimasti feriti in maniera lieve a causa di detriti dispersi dal lancio di un missile che ha colpito una piccola fabbrica. I raid sono stati compiuti dopo l’uccisione di due soldati israeliani, avvenuta nei giorni scorsi in scontri, e come risposta ai nuovi lanci di razzi Qassam partiti dalla Striscia. Inoltre, erano stati preannunciati dall'esercito israeliano che aveva lanciato volantini per le strade di Gaza, dopo i lanci ripetuti di razzi dalla Striscia verso il sud di Israele.

Iraq: uccisi e catturati alcuni leader di al Qaeda da truppe statunitensi e irachene
In Iraq, tre leader di al Qaeda sono stati uccisi e altri tre catturati grazie ad un’azione congiunta di truppe statunitensi ed irachene nel nord dell’Iraq. L’operazione è stata compiuta tra il 18 e il 24 marzo scorso a Mossul, per contrastare le estorsioni ai danni di compagnie petrolifere e piccole imprese, in cui erano coinvolti gli affiliati di al Qaida. Secondo quanto riferito dall'esercito statunitense, si tratta di manovre che col tempo mirano a indebolire l’abilità di al Qaeda di operare e ristrutturarsi. Tra gli uccisi figurano Khalid Muhammad Hasan Shallub al-Juburi, emiro di al Qaeda nel nord Iraq, Abu Ahmad al-Afri, emiro per la sicurezza economica, e Bashar Khalaf Husyan Ali al-Jaburi, presunto "governatore" del network del terrore a Mossul.

Pakistan
Il governo del Pakistan ha inviato oggi ufficialmente a Camera e Senato di Islamabad un progetto di riforma della Costituzione nazionale che si propone di sottrarre potere al presidente della Repubblica, rafforzando nel contempo il ruolo del primo ministro e del parlamento. Conosciuto con il nome di "18th Amendment Bill", il progetto è stato messo a punto da un comitato di 26 membri interpartitico, presieduto da Mian Raza Rabbani, e dovrà essere trasformato in legge con una maggioranza dei due terzi che, secondo gli esperti, sarà facilmente ottenuta. Una volta in vigore, il nuovo provvedimento ridurrà in modo drastico i poteri del presidente, Asif Ali Zardari, che sono frutto di una riforma costituzionale avvenuta durante la dittatura del generale, Pervez Musharraf, fra cui quelli di esonerare il premier e sciogliere le Camere. Intanto, l'operazione condotta dalle forze di sicurezza del Pakistan nelle zone tribali a nordovest del Paese continua con un bilancio di numerosi militanti fondamentalisti uccisi e di loro basi distrutte.

Ancora alta la tensione nello Stato indiano del Kashmir
A conferma della ripresa di una pericolosa tensione nello Stato indiano del Kashmir, la guerriglia separatista ha fatto saltare un tratto della linea ferroviaria inaugurata un anno fa che attraversa il distretto di Pulwama. Negli ultimi due giorni, l'esercito di New Delhi ha avviato un'operazione di sicurezza per le infiltrazioni di militanti del movimento Lashkar-e-Taiba dal Pakistan.
 
Dopo il golpe militare, calma apparente nella capitale della Guinea Bissau
All'indomani del tentato golpe, nella capitale della Guinea Bissau c'è una situazione di calma apparente. Quello che era il vicecapo di stato maggiore militare della Guinea Bissau, il generale Antonio Indjai, è stato "incaricato di gestire la situazione" del Paese, dopo che il primo ministro Carlos Gomes Jr e il capo delle forze armate, Zamora Induta, sono stati arrestati da un gruppo di militari ribelli. Il servizio di Carla Ferraro:RealAudioMP3

Dopo che per alcune ore le strade di Bissau si erano riempite di militari, sembra essere diminuito il loro numero, riferisce l’agenzia portoghese Lusa. Mentre Gomes jr è agli arresti domiciliari, restano in stato di arresto Induta e un certo numero di alti ufficiali. Il primo ministro incontrerà oggi il presidente, Malam Bacai Sanha, per fare il punto della situazione. Il generale Antonio Indjai ha minacciato due volte di far uccidere il premier se le proteste non fossero cessate. Il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner, ha denunciato il "colpo di Stato", esprimendo "preoccupazione", come ha fatto anche l'ex potenza coloniale, il Portogallo. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si è appellato ai dirigenti della Guinea Bissau affinché riescano a ''risolvere le controversie in maniera pacifica'' e a ''mantenere l'ordine costituzionale''. Il Paese africano ha conosciuto diversi periodi d’instabilità dal 1974, anno della sua indipendenza dal Portogallo, una situazione che ha permesso ai trafficanti di droga di trasformare la Guinea Bissau in un luogo di transito della cocaina proveniente dal Sudamerica e diretta in Europa. Dagli inizi degli anni Novanta, nessun presidente è riuscito a completare il suo mandato quinquennale. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e di Carla Ferraro)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 92

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