2010-04-01 15:30:10

Sri Lanka: l’impegno comune dei leader religiosi per un voto libero e pacifico


Scongiurare le violenze e garantire il diritto di ciascuno di votare con libertà e senza interferenze. È questo l’intento dell’appello della Coalizione Interreligiosa dello Sri Lanka, che riunisce i rappresentanti delle quattro principali fedi, rivolto a tutti i candidati impegnati nelle elezioni politiche dell’8 aprile e ai cittadini che si recheranno alle urne. Il messaggio, ripreso da AsiaNews, è stato lanciato dai rappresentanti delle diverse fedi in una conferenza stampa tenuta presso l’hotel Nippon a Colombo, lo scorso 30 marzo. Mons. Kumara Elangasinghe, vescovo di Kurunegala, ha sottolineato come il gruppo  interconfessionale “è la sola guida rappresentativa” di tutte le fedi e che comune è la condanna contro ogni minaccia o violenza per condizionare il voto. Il prelato ha insistito sull’importanza di questa iniziativa per assicurare l’espressione di un voto libero e consapevole. Il monaco buddista venerabile Weligama Dhammissara Thero ha osservato che nello Sri Lanka convivono le quattro religioni più diffuse (islam, buddismo, cristianesimo, induismo) e che tutte insegnano lo stesso messaggio di condanna contro la violenza, gli abusi e la corruzione. Il religioso indù Lakshmikanthan Jegadeeshan Kurukkal ha pure sollecitato tutti i candidati e i votanti ad agire in modo corretto e pacifico. Mons. Elangasinghe ha ripetuto poi che “la coesistenza è importante, dobbiamo lavorare per consentirla. Tutti noi, come leader religiosi, rifiutiamo qualsiasi tipo di violenza. Speriamo che anche chi partecipa alle elezioni la rifiuti come noi”. E ancora il buddista Venerabile Madampagama Assaji Thero, coordinatore della Coalizione Interreligiosa, ha spiegato ad AsiaNews che “stiamo incontrando tutti i candidati, per sollecitarli di persona per elezioni libere e corrette”. Il gruppo ha preparato un adesivo con scritto in Sinhalese e in Tamil “Il vostro voto per un’elezione pacifica”, da attaccare su veicoli e luoghi di transito. In passato le elezioni del Paese hanno visto diffusi episodi di violenza e pure la campagna elettorale ha visto atti violenti. (M.G.)







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