Preoccupante aumento dell'esportazione delle armi italiane verso il Sud del mondo
Sono aumentati del 61% nel 2009 gli ordinativi internazionali di armi prodotte in
Italia e ammontano a 4,9 miliardi di euro le autorizzazioni all’esportazione di armamenti
rilasciate dal governo. Il dato si ricava dal Rapporto della presidenza del Consiglio
sull’esportazione di materiali militari diffuso ieri a Roma e ha sollevato le preoccupazioni
della società civile per l’incremento in generale e per l’aumento dei trasferimenti
verso paesi del Sud del mondo. Nord Africa e Medio oriente sono i principali clienti
dell’industria militare italiana, e contano per il 39,5% del totale delle autorizzazioni.
“Nell’insieme – riferisce l’organizzazione Unimondo ripresa dall'agenzia Misna – primeggiano
e preoccupano le autorizzazioni verso i paesi del Sud del mondo che totalizzano più
di 2,6 miliardi di euro (pari al 53,2%). Tra i maggiori acquirenti ci sono Arabia
Saudita, Qatar, Emirati arabi uniti, Marocco, Libia e Nigeria. La relazione, per il
secondo anno consecutivo, non riporta la tabella delle autorizzazioni rilasciate alla
banche per le operazioni di sostegno finanziario alle esportazioni di armamenti e
contiene elementi che annunciano una revisione della legge 185/90, considerata un
caposaldo in materia di controllo delle esportazioni degli armamenti. (R.P.)