2010-04-01 15:29:45

Egitto: Pasqua nella diocesi di Luxor dopo le violenze contro la comunità cristiana


Grande partecipazione di tutta la comunità cristiana di Luxor, in Egitto, alle celebrazioni della Settimana Santa. A descriverla all’agenzia Fides il vescovo della località egiziana, mons. Joannes Zakaria: “Durante la Settimana Santa visito le 22 parrocchie della mia diocesi per incontrare i fedeli e vivere con loro la Passione e la Risurrezione di Cristo”. “La Domenica delle Palme sono stato ad Assuan, dove c’è la famosa diga, lì ho presieduto la Messa che è stata caratterizzata dalla partecipazione dei bambini” racconta il vescovo di Luxor. “Giovedì Santo – prosegue il presule - mi recherò in due villaggi a nord di Luxor dove, tra l’altro, ordinerò alcuni diaconi permanenti. La domenica di Pasqua presiederò la Messa nella chiesa principale di Luxor, poiché non abbiamo una vera cattedrale”. “La chiesa è insufficiente per accogliere tutti i fedeli, abbiamo così allestito uno schermo esterno per permettere a tutti di assistere alla Messa” continua il vescovo di Luxor. Mons. Zakaria riferisce inoltre che la Domenica di Pasqua circa 50 personalità civili e religiose si incontreranno con lui per fare gli auguri alla comunità cristiana. Tra loro vi sono il governatore, il capo delle polizia e i parlamentari eletti nella locale circoscrizione elettorale. “È un segno di attenzione nei nostri confronti e di comunione tra tutti gli abitanti di Luxor – spiega ancora il presule egiziano -. Anch’io mi reco a presentare gli auguri in occasione delle festività musulmane e di quelle civili”. Si tratta di iniziative che assumono un aspetto ancora più significativo se si considera che proprio a Luxor, il 7 gennaio scorso sei fedeli cristiani e una guardia musulmana furono uccisi al termine della Veglia del Natale ortodosso. Infine il lunedì di Pasqua si celebra una festa che risale ai tempi degli antichi egizi, il Sham en-Nesim, o festa di primavera. “Ci si alza intorno alla 4 del mattino per poi recarsi nei giardini o in riva al Nilo con la famiglia e gli amici. È una festa che è molto sentita ed è celebrata da tutti gli egiziani, musulmani e cristiani ed è quindi molto importante perché unisce tutto il popolo egiziano” conclude mons. Zakaria. (M.G.)







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