Pakistan: inizia le trasmissioni regolari "Good News", il primo canale tv cattolico
"Good News", il primo canale televisivo via satellite di proprietà dell'arcidiocesi
pakistana di Karachi, che lo dirige, ha iniziato trasmissioni regolari il 23 marzo
scorso, giorno in cui si celebrava nel Paese la Giornata del Pakistan. Hanno preso
parte alla cerimonia, oltre a sacerdoti, suore e seminaristi, molte personalità del
mondo dei media, della politica e della società civile. Per l'occasione, "Good News"
ha organizzato una maratona di trasmissioni. L'arcivescovo locale, monsignor Evaristo
Pinto, si è congratulato con il direttore del canale, padre Arthur Charles, per il
"piccolo ma energico team" che ha portato a "questo notevole avvenimento. Sono ben
consapevole del duro lavoro che avete posto in essere per renderlo un canale diverso
da tutti gli altri", ha riconosciuto. "Non possiamo ignorare i media - ha dichiarato
il presule -. In questa era dei media, il Signore ci ha dato questa opportunità per
far conoscere il suo messaggio a chiunque. Vogliamo portare amore, armonia e fratellanza.
Sì! Abbiamo Buone Notizie. Abbiamo il messaggio di Gesù Cristo nostro Signore che
è per tutti, e vogliamo diffonderlo per far sì che la gente impari a vivere in armonia",
ha aggiunto. Il canale può essere visto in Pakistan via cavo o attraverso un ricevitore
satellitare. La copertura satellitare - riferisce l'agenzia Zenit - copre un'ampia
zona che spazia dall'Asia all'Africa, dall'Oceania all'Europa. "Good News" si concentra
sul pubblico e vuole fornire programmi di qualità. Si basa su un team di giornalisti
esperti. "I nostri programmi includeranno la Messa quotidiana, la recita del Santo
Rosario, le vite dei santi, le notizie, i programmi di istruzione e formazione, musica,
intrattenimento e fiction", ha detto padre Charles. " 'Good News' non è solo un altro
canale televisivo che segue lo status quo. Siamo qui per fare la differenza e dare
al Paese programmi televisivi di prim'ordine", ha commentato. "Good News TV sottolineerà
in particolare i valori e trasmetterà programmi che non si riescono a vedere su altri
canali televisivi". Condurranno i programmi o verranno ospitati in essi anche membri
del clero e laici di spicco, membri della società civile e personalità del mondo dei
media. "Ci sono molte cose che meritano di essere menzionate, ma la più importante
è che aiuterà molto a rafforzare la fede della popolazione diffondendo i reali insegnamenti
della Chiesa cattolica", ha concluso padre Charles. (R.P.)