I vescovi boliviani difendono il cardinale Terrazas: accuse infamanti
“Sono accuse infamanti”, risponde la Conferenza dei vescovi della Bolivia alle affermazioni
del procuratore Félix Peralta, che l’altro ieri, senza nessuna prova e fondamento
- sostengono i presuli - ha incluso il nome del cardinale Julio Terrazas, arcivescovo
di Santa Cruz, presidente dell’episcopato locale, in un elenco di persone coinvolte
in casi di corruzione. Il comunicato firmato da tutti i membri del Comitato permanente,
eccetto il porporato calunniato, osserva quanto sia sospetta tutta la vicenda poiché
l’accusatore afferma di basarsi su affermazioni di una persona non identificata e
dunque “su documentazione non verificata e registrata legalmente”. Comportamento non
solo moralmente discutibile “e leggero” che può anche far pensare “a manipolazioni”.
Secondo i vescovi, le calunnie del funzionario provocano un “grave danno alla persona
del cardinale, alla sua dignità e ai suoi diritti” e tentano, inutilmente, di “oscurare
un ruolo ed una traiettoria”, trasparente e limpida, qual è quella del cardinale Terrazas,
come pastore amato e rispettato. I presuli fanno eco alle parole dello stesso porporato
che ha negato categoricamente queste accuse, sospettando manipolazioni propagandistiche.
I vescovi del Comitato permanente dichiarano di sentirsi offesi anche dal fatto che
questa campagna si sviluppi proprio nei giorni della Settimana santa così sentita
dalla popolazione e ovviamente dalla comunità ecclesiale. I presuli chiedono dunque
ai cattolici preghiere per trovare nel Cristo Risorto la forza necessaria per costruire
una società “basata sulla verità e la giustizia”. Oggi, il ministro degli Interni
della Bolivia, Sacha Llorenti, si è detto "perplesso" per le affermazioni del procuratore
in questione e per il fatto di aver chiamato il cardinale a chiarire la sua posizione
presso il Tribunale. "Sono comportamenti dei quali il funzionario dovrà dare buone
ragioni", ha precisato il ministro. Per Llorenti, il clima elettorale della regione,
potrebbe dare spazio "a situazioni destinate a politicizzare la consultazione amministrativa".
Il procuratore Félix Peralta ha chiamato a deporre numerose persone tra cui il cardinale
in applicazione di una recente legge che consente d’indagare su presunti fatti di
corruzione anche negli anni passati e di fatto, Peralta, afferma di occuparsi di situazioni
che risalirebbero al periodo 1997-2002.Il cardinale Terrazas ha già ricevuto
espressioni di solidarietà da migliaia di persone, organizzazioni sindacali, comunità
ecclesiali e non poche autorità del governo regionale e nazionale. (A cura di Luis
Badilla)