Iraq: i cattolici di Mosul costruiscono una nuova scuola
L'arcivescovo caldeo Emil Shimoun Nona ha annunciato la costruzione di una nuova scuola
a Mosul, come riferisce l’agenzia Zenit. “La persecuzione dei cattolici in Iraq, soprattutto
a Mosul, ha portato ad una crisi sociale e spirituale”, ha affermato il presule. “Quelli
che restano vivono nella paura” e come segno di speranza per la gente è stato avviato
un processo di ricostruzione. Edificare una nuova scuola nell'antico villaggio cattolico
caldeo di Karmless ne è il segno tangibile. La struttura accoglierà “studenti di tutte
le religioni: cristiani, musulmani e yazidi, di Karmless e dintorni, nell'autunno
del 2011”. La speranza del presule è che questo progetto possa offrire nuove opportunità
di lavoro. “L'istruzione è stata un carisma della nostra Chiesa fin dalla sua fondazione”,
ha ricordato l’arcivescovo. “Nel 350 d.C., nella città di Nisibis, i nostri antenati
diretti fondarono la prima università del mondo. Da allora - ha proseguito il presule
- abbiamo creato centinaia di scuole e università, e sono state riconosciute per i
loro apporti significativi alla cultura e alla società irachene”. A Baghdad, vi sono
già due scuole che procedono in maniera autonoma, dando buoni risultati, nonostante
siano inserite nel contesto critico della guerra. “Entrambe hanno almeno il 60% di
iscritti musulmani e sono profondamente cattoliche nella propria identità”. È un dovere,
secondo il presule, fornire un'educazione cattolica, soprattutto se si considera che
“la comunità cattolica irachena sta diminuendo e ha bisogno di un aiuto immediato
per sopravvivere”. (C.F.)