2010-03-30 15:44:10

Haiti: l’impegno della Caritas italiana per superare la fase di emergenza umanitaria post-terremoto


Su 3 milioni di euro raccolti dalla Caritas italiana per gli aiuti ai terremotati di Haiti (di cui 2 milioni messi a disposizione dalla Cei) un terzo è stato già speso per la prima fase di emergenza. Lo ha riferito all’agenzia Sir Davide Dotta, referente della Caritas italiana a Port-au-Prince, dove lavora da un mese presso la Caritas Haiti. “I primi soldi sono stati utilizzati per i bisogni più urgenti: cibo, acqua potabile, tende, latrine, docce - spiega -. Gli altri 2 milioni serviranno per continuare la fase di emergenza ed iniziare la ricostruzione. In vista della stagione delle piogge e degli uragani dovremo cercare di spostare le persone in luoghi più adatti, ma non sarà facile”. A Port-au-Prince sono 400 i campi censiti, ma insediamenti spontanei con ripari di fortuna e tende sono ovunque, per strada, in mezzo ai vicoli, nei terreni privati. “E’ un disastro immane – ha dichiarato Dotta – e dopo due mesi e mezzo di aiuti internazionali la situazione è ancora estremamente fragile, perché la devastazione è estesa e tocca il cuore della città. I problemi sono numerosissimi e richiederanno una presenza degli operatori umanitari di lungo periodo”. (R.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.