Ucraina: l'immigrazione tema principale del Sinodo dei vescovi greco-cattolici
Attualmente, circa un quarto dei fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc)
risiede fuori dal Paese. Ed è proprio alla comunità migrante che si è rivolto il cardinale
Lubomyr Husar, arcivescovo maggiore di Kyiv-Haly, che a Lviv - come annunciato dal
Religious information service of Ukraine citando fonti dell'Ugcc - ha partecipato
a una conferenza stampa sul tema "Immigrazione: il compito della Chiesa nel servizio
ai migranti". L'immigrazione è il tema principale del sinodo dei vescovi della Chiesa
greco-cattolica per il 2010 e, durante l'incontro, il cardinale Husar ha annunciato
l'inizio dei preparativi dell'evento e invitato i fedeli a partecipare all'elaborazione
del tema. Dopo la conferenza stampa, il capo dell'Ugcc ha comunicato on line con gli
emigrati ucraini in tutto il mondo ed è stato dato il via a un'iniziativa, intitolata
«La Chiesa insieme ai migranti», che ha l'obiettivo di preparare domande, suggerimenti
e raccomandazioni per il sinodo patriarcale riguardo la cura pastorale e il servizio
sociale dedicati ai migranti e alle loro famiglie fuori e dentro l'Ucraina. Da una
recente ricerca sociologica sull'emigrazione ucraina per motivi di lavoro (i risultati
sono stati presentati nel giugno 2009 dalla Caritas dell'Ucraina e dalla Commissione
dell'Ugcc per le questioni della famiglia), emerge una considerevole disparità tra
i bisogni spirituali dei migranti e il ministero pastorale svolto dalla Chiesa greco-cattolica.
Un'urgenza evidenziata anche nel messaggio del sinodo metropolitano dell'Ugcc, svoltosi
nel giugno dell'anno scorso, nel quale i vescovi hanno sottolineato che la Chiesa
è obbligata a «far sentire la voce dei nostri concittadini che sono stati costretti
a partire e che ora sono privati di un'adeguata protezione e sicurezza nei Paesi dove
risiedono». Nel messaggio - riferisce l'Osservatore Romano - è inoltre sottolineato
che, «malgrado la dimensione del fenomeno dell'emigrazione per lavoro dall'Ucraina,
non c'è stata la giusta attenzione da parte politica e delle strutture statali». La
Chiesa ritiene pertanto necessario che, a livello legislativo, venga riconosciuta
l'esistenza di una particolare categoria di cittadini ucraini — gli emigrati per lavoro
— e che sia garantita la loro condizione giuridica. Compito urgente è proporre una
politica statale integrale sull'immigrazione e istituire un ente unico centrale che
si occupi delle relative questioni. (L.Z.)