Non contiene minacce, ma solo offese la lettera anonima indirizzata la scorsa settimana
all'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, e recapitata
in Curia. Nel messaggio è solo scritta una frase ingiuriosa. Lo riferisce il sito
del quotidiano Avvenire. Il foglietto è imbrattato di escrementi. Si tratta pertanto
- fanno notare gli investigatori - di un tipo di messaggio diverso da quelli spediti
negli anni scorsi e dalle scritte tracciate sui muri di Genova, che determinarono
l'assegnazione di una scorta al porporato. In un primo momento erano circolate indiscrezioni
secondo le quali la lettera contenesse minacce di morte all'arcivescovo. Sono seguiti
tanti attestati di solidarietà. «La più sincera vicinanza e solidarietà» al presidente
della Cei è stata espressa dal presidente del Senato, Renato Schifani, che ha parlato
di «fatti gravi e deplorevoli». «Ho appreso la notizia della ricezione da parte della
Curia arcivescovile di Genova di una lettera contenente minacce e offese destinate
alla Sua persona. Desidero esprimerLe la solidarietà mia personale e della Camera
dei deputati per il grave atto intimidatorio che Le è stato rivolto»: lo afferma Gianfranco
Fini, presidente della Camera. «Sono certo che tale vile gesto non Le impedirà di
proseguire con serenità la Sua missione al servizio della Chiesa e della comunità».
Solidarietà a Bagnasco anche da vari esponenti politici, dal presidente dell'Udc Rocco
Buttiglione al ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, al vice presidente
del Senato Vanino Chiti (Pd).