2010-03-29 15:11:01

Iraq: nuove accuse di brogli elettorali da al Maliki


Il premier iracheno uscente, Nouri al-Maliki, giunto secondo alle elezioni politiche del 7 marzo, ha oggi criticato l'inviato dell'Onu, Ad Melkert, accusandolo di non aver fatto niente per contribuire a far luce sulle accuse di frode formulate dopo il voto. “Se fossi al posto di Melkert e mi trovassi davanti a problemi simili avrei almeno detto 'fate il possibile, per accertare se le frodi ci sono state o no'. Ma lui si è limitato ad dire che è difficile a causa dei tempi troppo stretti”, ha affermato Al-Maliki alla Tv irachena. Venerdi scorso, l'inviato dell'Onu per l'Iraq aveva dichiarato che le elezioni sono state “credibili”, aggiungendo che la consultazione deve essere considerata “un successo” per il Paese e invitando i tutti i candidati ad accettare di buon grado l'esito del voto.

Obama in Afghanistan: non tornerà il potere dei talebani
Il presidente americano, Barack Obama, ha fatto ieri a sorpresa la prima visita a Kabul da quando è alla Casa Bianca. Cinque ore è stato in Afghanistan: per salutare le truppe, ricevere dai comandanti militari un rapporto aggiornato sulla situazione ed esortare il presidente afgano, Hamid Karzai, ad un maggiore impegno nel buon governo del Paese, aumentando l'impegno nella lotta alla corruzione e ai favoritismi. Il presidente Obama, parlando alle truppe radunate nella base militare di Bagram con indosso un giubbotto da pilota, si è impegnato a “impedire un ritorno al potere dei talebani. Sono assolutamente convinto - ha detto - che chiuderemo con un successo la nostra missione”. La Casa Bianca ha rivelato che i dirigenti afghani erano stati informati solo giovedì del blitz notturno di Obama. L'aereo del presidente è atterrato nella sera di domenica sulla pista della base militare Usa a Bagram, protetto dalla oscurità.

Nessun esito nella ricerca dei dispersi della corvetta sudcoreana
Squadre di ricerca di Seul hanno individuato ieri sera la poppa della corvetta sudcoreana squarciata da una misteriosa esplosione nel Mar Giallo, vicino al confine con la Corea del Nord. La maggior parte dei 46 membri dell'equipaggio dispersi sarebbe rimasta intrappolata proprio in questa parte. Squadre di sommozzatori cercheranno di raggiungere oggi la poppa del mezzo navale, di 1.200 tonnellate, che poggia su un fondale a circa 24 metri di profondità, al largo dell'Isola di Baengnyeong. Sono 58 su 104 i membri dell'equipaggio subito soccorsi e tratti in salvo, ma la ricerca dei dispersi non ha dato finora alcun esito. Secondo Seul e Washington, non ci sono prove del coinvolgimento della Corea del Nord nel naufragio della nave avvenuto venerdì scorso. La Corea del Nord, che finora non ha fatto menzione della nave affondata attraverso i media ufficiali, ha allertato le sue unità militari: lo ha detto lo Stato maggiore di Seul in un rapporto al parlamento.

Nessuna rivendicazione per la bomba che ha ucciso un giovane ad Atene
Una bomba è esplosa ieri sera in un quartiere residenziale di Atene, uccidendo un immigrato afghano di 15 anni e provocando il ferimento della madre e della sorella di 10 anni. Non vi sono state rivendicazioni e non è del tutto chiaro quale potesse essere l'obiettivo degli ignoti attentatori. In Grecia, sono attivi vari gruppi anarchici e dell'estrema sinistra che sono tornati ad essere particolarmente agguerriti dal dicembre 2008, quando ad Atene un agente uccise un ragazzo di 15 anni durante una manifestazione antigovernativa. Ma in genere atti come questi sono preceduti da telefonate.

Oltre 100 persone arrestate a Parigi dopo la manifestazione per le carceri
Almeno 110 persone sono state arrestate oggi a Parigi durante una manifestazione sulle condizioni nelle carceri tenuta davanti alla Santé, storico e vetusto istituto di pena e unico luogo di detenzione nella capitale francese. La protesta, secondo fonti della polizia, era stata organizzata per solidarietà con i detenuti della prigione parigina. Gli arresti sono avvenuti per “danneggiamento di beni pubblici”, ma non è chiaro se vi siano stati scontri tra manifestanti e polizia. Un sindacato studentesco ha fatto sapere in un comunicato che gli arresti sono stati 150 e che la polizia è intervenuta durante un concerto tenuto dopo la fine della manifestazione organizzata da diversi “collettivi pro-detenuti”. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Carla Ferraro)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 88

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