El Salvador: la gratitudine della Chiesa per il gesto di perdono chiesto dal presidente
Nella sua tradizionale conferenza stampa dopo la Santa Messa della domenica, l’arcivescovo
di San Salvador, mons. José Luis Escobar Alas, ha definito “un gesto nobile e importante”
la richiesta di perdono da parte del presidente della Repubblica, Mauricio Funes,
per le complicità dello Stato salvadoregno nel caso dell’assassinio dell’arcivescovo
Oscar Romero trenta anni fa. Il governante, nel corso delle celebrazioni del trentesimo
anniversario, ha chiesto perdono alla vittima, alla Chiesa cattolica, al popolo e
ai famigliari del presule ucciso mentre celebrava la Santa Messa. Si tratta, ha rilevato
mons. Escobar Alas “di un gesto di grande valore che accogliamo e ringraziamo come
offerta al servizio della riconciliazione”. La Chiesa - ha precisato il presule -
perdona e lo fa non solo nel caso di mons. Oscar Romero. Lo fa anche per altri eventi
tragici come l’uccisione di sei sacerdoti gesuiti e delle due loro collaboratrici
domestiche e “per i tanti, tantissimi, sacerdoti, catechisti e laici” che negli anni
passati hanno donato la propria vita in difesa del Vangelo. L’arcivescovo di San Salvador
si è dichiarato convinto che i parenti di mons. Romero, così come quelli dei sacerdoti
gesuiti e tante famiglie colpite dal dolore della perdita di un parente, sapranno
aprire i “loro cuori al perdono chiesto dal presidente”. “Offrendo anche loro il
perdono - ha aggiunto mons. Escobar - tutti insieme faremo un altro passo in avanti
nella costruzione di una società riconciliata”. Spero che la stessa figura, così come
il legato spirituale di mons. Romero, ci muova e ci spinga tutti verso l’unità sociale,
verso la pace e la fratellanza”. Il contenuto e il tono delle dichiarazioni di mons.
Escobar sono state accolte con grande rilievo dalla stampa nazionale e centroamericana
poiché, nel corso delle recenti celebrazioni del trentesimo della morte di mons. Romero,
da più parti si erano levate voci autorevoli per chiedere di onorare la memoria del
presule realizzando ciò per cui aveva sempre lottato: la giustizia, la pace e la riconciliazione.
(A cura di Luis Badilla)