2010-03-28 15:12:02

Mons. Nichols: Nessuno ha fatto quanto Benedetto XVI contro gli abusi sui minori


“Contro gli abusi sui minori, nessuno ha fatto quanto Benedetto XVI”. Lo scrive oggi l'Osservatore Romano, che riporta un articolo dell'arcivescovo di Westminster e primate d’Inghilterra, Vincent Nichols, tratta dal sito Internet della diocesi e apparsa in versione ridotta sul “Times” del 26 marzo. “Gli abusi su minori commessi nella Chiesa cattolica e i loro occultamenti colpiscono profondamente e sono del tutto inaccettabili - afferma mons. Nichols - Gravi errori sono stati commessi in seno alla Chiesa cattolica ma ci sono stati anche malintesi”. “Nulla nel diritto canonico - scrive l’arcivescovo di Westminster - proibisce o impedisce di riferire i reati alla polizia”. La Santa Sede, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, “ha incoraggiato questo tipo di azione nelle diocesi che hanno ricevuto le prove di reati di abuso su bambini, reati che le autorità diocesane hanno il dovere di perseguire. È una responsabilità delle diocesi”. “Quando Papa Benedetto XVI era a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede – spiega il presule - introdusse importanti cambiamenti nel diritto della Chiesa: l'inclusione dei reati contro i bambini commessi attraverso Internet, l'estensione dei reati di abuso su bambini fino a includere l'abuso sessuale su tutti i minori di diciotto anni, la rinuncia caso per caso alla prescrizione e l'elaborazione di un sistema di rapida rimozione dallo stato clericale degli accusati”. “Il Papa - scrive il presule - non è un osservatore ozioso. Le sue azioni parlano quanto le sue parole”. “Dal 2002, ogni anno – aggiunge - la Chiesa cattolica in Inghilterra e nel Galles ha reso pubblico il numero esatto di accuse mosse al suo interno, il numero di quelle riferite alla polizia, le azioni intraprese e gli esiti … nessun altro organismo e nessun'altra organizzazione in questo Paese fa altrettanto. Questo non è coprire, ma una chiara e totale volontà di trasparenza”. “Negli ultimi quarant'anni – sottolinea infine mons. Nichols - meno dell'1 per cento dei sacerdoti cattolici in Inghilterra e nel Galles (lo 0,4 per cento) è stato accusato di abusi su minori”. Sulla questione è intervenuto anche il cardinale arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz. In un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Avvenire, il porporato ricorda che, quando scoppiò il caso negli Stati Uniti, “Giovanni Paolo II affrontò il problema con decisione facendo tutto quello che si doveva fare in collaborazione con le autorità giudiziarie civili”. “Benedetto XVI – ha concluso il cardinale Dziwisz - si muove sulla stessa linea e la sua lettera ai vescovi irlandesi rappresenta una risposta forte, coraggiosa ed efficace”. Dal canto suo, il presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, ha espresso al Santo Padre la propria vicinanza “in questo momento in cui assistiamo al moltiplicarsi di attacchi alla Sua persona”. Attacchi, si legge in un comunicato, che appaiono “come un’insipiente reazione alla linea di chiarezza e fermezza che caratterizza” il Pontificato di Benedetto XVI. “In questo momento così grave e doloroso – afferma Maria Voce – condividiamo ‘quest’ora di passione’ con il Papa, con la Chiesa tutta e con tutti coloro che sono stati feriti dalla grave piaga degli abusi”. (A cura di Roberta Rizzo) RealAudioMP3







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