Trentamila giovani del Cammino neocatecumenale all'incontro vocazionale al Divino
Amore
Ai piedi del santuario del Divino Amore, a Roma, ieri pomeriggio si sono radunati
circa 30mila giovani del Cammino neocatecumenale per un incontro vocazionale con il
cardinale vicario Agostino Vallini e gli iniziatori del Cammino neocatecumenale Kiko
Argüello e Carmen Hernandez. Il servizio di Debora Donnini.
I prati sottostanti
il santuario del Divino Amore hanno visto ieri raccogliersi giovani provenienti da
Roma, dal Lazio ma anche da altre regioni italiane. In tutto circa 30mila, appartenenti
al Cammino neocatecumenale che già giovedì, assieme a tanti altri, si erano ritrovati
con il Papa a piazza San Pietro. Canti, preghiere e allegria hanno segnato questo
momento al Divino Amore, culminato con una chiamata vocazionale. Servono sacerdoti
per la nuova evangelizzazione, ha detto Kiko. “Siamo stati creati in Cristo Gesù per
le buone opere che Dio ha predisposto che praticassimo. Partendo da questo passo della
Lettera agli Efesini, Kiko ha sottolineato che Dio ci chiama a partecipare alla sua
opera, a portare il Vangelo a tutte le genti. Centrale per questo è il kerygma, l’annuncio
di Cristo morto e risorto per noi: Dio ti ama tanto da voler essere uno con te, è
capace di cambiare la tua vita e portarti ad amare come Lui. Il cardinale Vallini
ha richiamato l’esempio di Maria nell’Annunciazione esortando i giovani a non temere
di fronte alla chiamata di Dio. Come Maria che almeno inizialmente non ha probabilmente
capito quello che stava accadendo con la ragione, ma con il cuore e nella fede. L’importante,
ha sottolineato il porporato, è essere felici secondo Dio, anche se forse non accade
tutto quello che io immaginavo. E non bisogna spaventarsi del turbamento, anche Maria
rimase turbata. L’invito del cardinale è stato dunque: Non abbiate paura di dire sì!
E alla chiamata vocazionale hanno detto sì circa 320 ragazzi, che hanno manifestato
la disponibilità a entrare in seminario e circa 200 ragazze per il convento. Tanta
gioia si è respirata ieri nei giovani che ora già guardano a Madrid per la Gmg del
2011.