Sri Lanka: dopo 20 anni di guerra ristrutturata una delle più antiche chiese
Il lungo percorso di pacificazione dello Sri Lanka passa anche per la ristrutturazione
e la riapertura di una delle chiese più antiche del Paese. Nell’ottica del ritorno
alla normalità ha infatti un significato importantissimo la prima Messa festiva dopo20
anni di guerra, celebrata sabato scorso alla chiesa della Presentazione del Signore,
a Jaffna, con la partecipazione di oltre 2mila fedeli e molti soldati. La chiesa della
Presentazione del Signore sorge su un santuario portoghese antico di oltre 300 anni,
nel villaggio di Myliddy a Kotikaman, penisola di Jaffna. La vecchia chiesa fu danneggiata
dagli olandesi, quando hanno invaso la zona. Per la guerra e per la minaccia del terrorismo
nella zona, è rimasta abbandonata per gli ultimi 12 anni. Ora è stata restaurata e
il 20 marzo c’è stata la prima Messa, celebrata da padre Justin B. Gnanapragasam,
vicario generale della diocesi di Jaffna, insieme ad altri 5 religiosi. Numerosi anche
i soldati presenti i quali hanno affermato che “circa 2mila fedeli hanno partecipato
e pregato insieme, fino a mezzogiorno. La gente della zona ha dato loro da mangiare
e da bere. Fedeli e sacerdoti hanno pregato per l’Esercito per l’aiuto che gli abbiamo
dato”. Pochi mesi fa infatti - scrive l'agenzia Asianews - la Chiesa era diroccata,
piena di arbusti e in rovina. Ma centinaia di militari della zona hanno aiutato i
fedeli a restaurarla. Però la zona era ancora sottoposta a severi controlli e lo scorso
febbraio mons. Thomas Savundaranayagam, vescovo di Jaffna, ha chiesto al presidente
del Paese di togliere il regime marziale e consentire alla gente di tornare alla vita
normale. Recuperata la chiesa, padre Gnanapragasam ha evidenziato che ora occorre
rifondare il villaggio di Myliddy: “Al momento è una giungla. Ci sono crepe nei muri.
Ma i residenti sono stati felici di celebrare la messa, insieme come una famiglia”.
Nei giorni precedenti alla messa, è stato anche permesso loro di visitare il villaggio,
durante la mattina. Sono soprattutto pescatori, che vorrebbero tornare alla vita normale.
Anche gli indù ora pensano a recuperare un loro tempio nel vicino villaggio di Keerimalai.
(M.G.)