2010-03-27 15:41:53

Spagna: migliaia di pellegrini alla marcia quaresimale al Santuario basco di Aranzazu


Seguendo una tradizione iniziata nell’anno 2.000 dalla diocesi di San Sebastián, ha avuto luogo oggi, vigilia della Domenica delle Palme, una marcia a piedi di otto chilometri al santuario della Madonna di Aranzazu, nei Paesi Baschi. Questa mattina circa 5mila pellegrini hanno iniziato la marcia dalla città di Oñate. Lungo il percorso, 165 altoparlanti hanno assicurato la copertura totale della marcia con la lettura di testi sacri e poetici, e l’interpretazione di canti religiosi popolari. In questo modo, le due ore e mezza di marcia sono diventate un tempo di partecipazione spirituale dei pellegrini con la preghiera, il canto e anche con momenti di silenzio per la riflessione. Come negli anni precedenti, sono stati i religiosi francescani del Santuario gli animatori di questa celebrazione. Verso mezzogiorno, una volta che i pellegrini sono arrivati al santuario, è iniziata una breve paraliturgia con la lettura del vangelo, canti religiosi e l’omelia del nuovo vescovo di San Sebastián mons. Jose Ignacio Munilla. Nel suo intervento, il presule ha commentato la parabola evangelica del seminatore. Riferendosi in particolare alle diverse risposte alla parola del seminatore, ha individuato tre reazioni: l’indifferenza, l’incostanza, e una doppia condotta che cerca di conciliare la vita cristiana e quella mondana. Tuttavia mons. Munilla ha messo in risalto anche la buona risposta da parte di tanti credenti che, superando le accennate tre tentazioni, identificano la loro vita con la Parola divina. Infine, facendo riferimento al tema proposto per la marcia, “La Parola come vita e impegno”, mons. Munilla ha invitato i fedeli a prendere la Bibbia non tanto come un libro ma come la Parola divina che si rivolge ad ognuno di noi chiedendo la sua applicazione nella nostra vita personale. Al termine del suo intervento mons. Munilla ha aggiunto che la marcia di quest’anno ha reso evidente l’unità dei diocesani e la loro comunione, riferendosi probabilmente ad alcune polemiche che hanno accompagnato la sua nomina come vescovo di San Sebastián. (Per la Radio Vaticana, Ignacio Arregui)RealAudioMP3







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