2010-03-26 15:51:28

L’arcivescovo di Jos: è la politica, non la religione ad alimentare le violenze


“È la politica piuttosto che la religione a innescare da anni le violenze. È ora di liberare la religione dalle manipolazioni di persone che quando falliscono politicamente, usano la religione come scusa per il loro fallimento”. E’ quanto ha affermato mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos, durante la Messa di suffragio per le vittime di massacri nello Stato di Plateau, celebrata lo scorso 19 marzo a Bukuru, in Nigeria. “Musulmani e cristiani – ha spiegato il presule le cui parole sono state riprese dalla Fides - un tempo vivevano in amicizia, in amore e in armonia; ora prendono le armi gli uni contro gli altri”. In questo scenario si teme che la situazione possa peggiorare: “Alcuni cristiani - ha osservato mons. Kaigama - ritengono che il dialogo potrebbe risolverla, altri preferiscono lo scontro violento”. “Anche tra i musulmani – ha aggiunto il presule - vi sono quelli che usano un linguaggio duro; quelli che invece sono a favore di un negoziato, sono accusati di essere dei traditori”. “La crisi del 17 gennaio – ha affermato inoltre l’arcivescovo di Jos - ha distrutto quasi tutto il lavoro svolto per sviluppare rapporti di buon vicinato e di rispetto religioso”. Ha aggravato, in particolare, le disparità etniche e religiose e ha incoraggiato “una cultura della violenza”. L’auspicio – ha concluso mons. Kaigama - è che cristiani e musulmani siano in grado di superare “meschini pregiudizi religiosi” lavorando per la pace. La regione di Jos è da tempo teatro di drammatici conflitti: nello scorso mese di gennaio, almeno 300 persone sono morte in seguito a violenti scontri. Attualmente, nella città di Jos è in vigore il coprifuoco notturno e dal tramonto all’alba le strade sono pattugliate dai militari. Ma la misura di sicurezza, decisa dalle autorità nigeriane, non è servita a fermare nuove violenze. La natura degli scontri è soprattutto sociale e politica e ruota attorno al delicato problema della proprietà della terra, contesa tra pastori, tradizionalmente nomadi e musulmani, e contadini stanziali, in maggioranza cristiani. I cristiani si riconoscono nel 'People's Democratic Party', formazione attualmente al potere. 'L'All Nigeria People's Party' è invece il partito di riferimento per i musulmani. Diversi osservatori sottolineano che politici locali e nazionali usano la loro influenza per aizzare l’una o l’altra parte, in base ai propri interessi politici. Lo Stato di Plateau, di cui Jos è la capitale, è il simbolo di questo conflitto: si trova esattamente al centro del Paese e rappresenta la cerniera tra il nord, a maggioranza musulmana, e il sud, abitato prevalentemente da cristiani. (A.L.)







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