L’arcivescovo di Jos: è la politica, non la religione ad alimentare le violenze
“È la politica piuttosto che la religione a innescare da anni le violenze. È ora di
liberare la religione dalle manipolazioni di persone che quando falliscono politicamente,
usano la religione come scusa per il loro fallimento”. E’ quanto ha affermato mons.
Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos, durante la Messa di suffragio per le vittime
di massacri nello Stato di Plateau, celebrata lo scorso 19 marzo a Bukuru, in Nigeria.
“Musulmani e cristiani – ha spiegato il presule le cui parole sono state riprese dalla
Fides - un tempo vivevano in amicizia, in amore e in armonia; ora prendono le armi
gli uni contro gli altri”. In questo scenario si teme che la situazione possa peggiorare:
“Alcuni cristiani - ha osservato mons. Kaigama - ritengono che il dialogo potrebbe
risolverla, altri preferiscono lo scontro violento”. “Anche tra i musulmani – ha aggiunto
il presule - vi sono quelli che usano un linguaggio duro; quelli che invece sono a
favore di un negoziato, sono accusati di essere dei traditori”. “La crisi del 17
gennaio – ha affermato inoltre l’arcivescovo di Jos - ha distrutto quasi tutto il
lavoro svolto per sviluppare rapporti di buon vicinato e di rispetto religioso”. Ha
aggravato, in particolare, le disparità etniche e religiose e ha incoraggiato “una
cultura della violenza”. L’auspicio – ha concluso mons. Kaigama - è che cristiani
e musulmani siano in grado di superare “meschini pregiudizi religiosi” lavorando per
la pace. La regione di Jos è da tempo teatro di drammatici conflitti: nello scorso
mese di gennaio, almeno 300 persone sono morte in seguito a violenti scontri. Attualmente,
nella città di Jos è in vigore il coprifuoco notturno e dal tramonto all’alba le strade
sono pattugliate dai militari. Ma la misura di sicurezza, decisa dalle autorità nigeriane,
non è servita a fermare nuove violenze. La natura degli scontri è soprattutto sociale
e politica e ruota attorno al delicato problema della proprietà della terra, contesa
tra pastori, tradizionalmente nomadi e musulmani, e contadini stanziali, in maggioranza
cristiani. I cristiani si riconoscono nel 'People's Democratic Party', formazione
attualmente al potere. 'L'All Nigeria People's Party' è invece il partito di riferimento
per i musulmani. Diversi osservatori sottolineano che politici locali e nazionali
usano la loro influenza per aizzare l’una o l’altra parte, in base ai propri interessi
politici. Lo Stato di Plateau, di cui Jos è la capitale, è il simbolo di questo conflitto:
si trova esattamente al centro del Paese e rappresenta la cerniera tra il nord, a
maggioranza musulmana, e il sud, abitato prevalentemente da cristiani. (A.L.)