2010-03-25 14:45:46

Mons. Migliore: i Paesi in via di sviluppo non possono aspettare la ripresa economica, è tempo di agire


I popoli dei Paesi poveri non possono aspettare la ripresa economica: è quanto affermato da mons. Celestino Migliore, intervenuto ieri alla 64.ma sessione dell’Assemblea generale dell’Onu sul finanziamento allo sviluppo. In particolare, l’osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York si è soffermato sull’attuazione del “Consenso di Monterrey” e della “Dichiarazione di Doha”. “Non possiamo aspettare una ripresa definitiva e permanente dell’economia mondiale per agire”, ha detto mons. Migliore. E ciò, ha avvertito, innanzitutto per un motivo morale: “Non si può lasciare un’intera generazione, quasi un quinto dell’intera popolazione mondiale, in estrema povertà”.

Il presule ha anche auspicato una riforma del Fondo Monetario Internazionale per prevenire nuove crisi finanziare. Al contempo, ha esortato le agenzie internazionali, come la Banca Mondiale, a continuare a considerare prioritaria la lotta contro la povertà. In particolare, ha chiesto che i Paesi in via di sviluppo siano debitamente rappresentati negli organismi internazionali. Infine, mons. Migliore ha affermato che l’attuale crisi economica deve spingere tutte le nazioni, senza eccezioni, a rinnovare il proprio impegno in favore del multilateralismo.







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