Inaugurata una Mostra alla Biblioteca Ambrosiana per celebrare i 400 anni di fondazione
Entrano nel vivo le celebrazioni per i 400 anni di vita della Biblioteca Ambrosiana.
Dopo le manifestazioni inaugurali alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano e dei cardinali Tarcisio Bertone e Dionigi Tettamanzi, è stata inaugurata
ieri la mostra“La Biblioteca delle Meraviglie”. Da Milano, il
servizio di Fabio Brenna: Compie 400
anni la Biblioteca Ambrosiana e li festeggia mettendo bene in luce i suoi tesori.
La mostra “La Biblioteca delle Meraviglie” che proseguirà fino al 27 giugno, propone
i rari codici e manoscritti custoditi nella prima Biblioteca pubblica in Italia, voluta
dal cardinale Federico Borromeo e aperta nel 1609. Una selezione dei 15 mila manoscritti,
i 700 mila stampati, 12 mila disegni e altre rarità, proposti però con un inedito
percorso luminoso. Speciali effetti di luce esaltano meglio dettagli e sfumature delle
tele dell’annessa Pinacoteca Ambrosiana. Luci più fredde per le tele nella Sala dei
Fiamminghi, più calde invece per le Sale con le opere di Tiziano, Leonardo e Botticelli.
Don Alberto Rocca, dottore dell’Ambrosiana e curatore della rassegna: “Questa
è la scelta fatta per questa mostra straordinaria: unire i capolavori della Biblioteca
e vedere quelli della Pinacoteca come non si sono mai visti. La nuova illuminazione,
proposta per questa mostra, è davvero capace di stupire anche coloro che sono più
abituati a vedere queste opere. Una riscoperta, quindi, del colore e della luce, come
luce sono anche questi tesori di conoscenza che sono proprio esposti in questa bellissima
mostra”.
In mostra, fra l’altro, il cartone preparatorio per la “Scuola
di Atene” di Raffaello, oggetto di una interessante esposizione multimediale: sul
pavimento, sotto l’opera, un filmato illustra, a grandezza naturale, il passaggio
dal disegno all’affresco finale realizzato nelle Stanze Vaticane, facendo apparire
e dissolvere figure e colori. Esposti, fra l’altro, anche gli Epigrammi di Marziale
- vergato da un Boccaccio che non si poteva permettere di acquistare i libri - insieme
a manoscritti del Petrarca e l’Ilias Picta, un codice risalente al V secolo dopo Cristo.
Mons. Franco Buzzi, prefetto dell’Ambrosiana: “Questa
mostra l’abbiamo intitolata ‘La Biblioteca delle meraviglie’ in occasione del quarto
centenario di apertura al pubblico. Credo che tutti coloro che la visiteranno rimarranno
stupiti per l’illuminazione, per la visibilità data ai codici e soprattutto ai singoli
dipinti, scegliendo anche luce calda e luce fredda secondo il contesto pittorico”.